Cerca

IVREA. Guerra in Scs per il cda Suriani o Alessandro...?

IVREA. Guerra in Scs per il cda Suriani o Alessandro...?
Ed è di nuovo bagarre per l’occupazione di posti di potere... Questa volta è scoppiata in seno ad un’assemblea ordinaria di SCS (Società Canavesana Servizi), la società per azioni, di cui sono soci ben 57 comuni dell’eporediese. E’ successo il 29 aprile scorso. All’ordine del giorno il consiglio di amministrazione indicato nell’ottobre del 2013, che è in scadenza ed è composto da Giovanni Truant (Presidente), Franco Bertolino e Giuliana Reano. Sul tavolo due nomi “nuovi di zecca” -  nuovi si fa per dire - per la presidenza. Quello del segretario comunale di Strambino Giovanni Alessandro, ex assessore a Ivrea con il sindaco Fiorenzo Grijuela ed ex assessore a Chivasso con il sindaco Gianni De Mori. E poi quello di Marco Suriani, ex sindaco di Caluso. Entrambi, manco a dirlo, di area centrosinistra. Il primo è sponsorizzato dal sindaco di Strambino Sonia Cambursano e da Alberto Avetta, sindaco di Cossano nonchè vicesindaco della CittàMetropolitana. Cioè dai “renziani. Il secondo da Maurizio Perinetti in rappresentanza di Ivrea e dal sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca. Cioè dalla “vecchia guardia”. “Non ne sapevamo nulla”, si sono arrabbiati alcuni soci, nonchè sindaci. “Vogliamo prima leggere i curriculum di tutti”  hanno chiesto. E ci mancava ancora che si eleggesse un cda senza neanche leggere che cosa gli aspiranti hanno fatto nella vita.... Così su proposta di Luigi Sergio Ricca, la riunione è stata aggiornata al 20 maggio, in modo da dare a tutti il tempo di studiare le carte. Si voterà per alzata di mano ma ogni sindaco varrà in funzione del numero di abitanti del comune amministrato. “Che fretta c’è - avrebbe alzato il tono Ricca - Io aspetterei almeno fino a quest’autunno, quando arriveranno i decreti attuativi della legge Madia sulla riforma della pubblica amministrazione...”. Decreti, con i quali, secondo le prime indiscrezioni, si andrebbero a correggere i consigli di amministrazione delle “partecipate” che passerebbero ad un amministratore unico. Di tutt’altro avviso Avetta. “Se con i decreti attuativi dovesse cambiare qualcosa vorrà dire che ci adegueremo - commenta -  Io però mi concentrerei su ben altro. Oggi la Scs gode di ottima salute, ma 20 anni fa ha rischiato il fallimento, proprio come Asa e per le stesse ragioni. I lungimiranti sindaci di allora  inserirono nello statuto che  il cda dovesse essere composto da tecnici esperti di comprovata esperienza manageriale. Insomma, fuori da ogni logica di partito. Mi auguro che anche oggi si abbia la forza di mantenere la barra diritta. A me non interessano le etichette. Voglio che il nuovo cda sia di comprovata esperienza….” Epperò, stando ai verbali di tre anni fa, l’indicazione del Presidente di SCS spetterebbe all’assemblea del “Consorzio Canavesano Ambiente” che abbraccia anche i comuni dell’alto Canavese E chi presiede il CCA? Toh guarda,  Maurizio Perinetti (subentrato a Maurizio Cieol). Non abbiamo notizie che se ne sia parlato anche inquesta sede, ma non è escluso che non se ne cominci a parlare… “Non conosco questa regola - osserva Avetta - Però mi sembra giusto che siano i sindaci dell’eporediese soci di SCS a decidere. Cosa c’entrano tutti gli altri?”. Si vedrà…
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori