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IVREA. Gambone sulla nomina del nuovo cda: "il carnevale si può dire riuscito?"

IVREA. Gambone sulla nomina del nuovo cda: "il carnevale si può dire riuscito?"

Gambone Elvio

Maltempo, pochi turisti, inconvenienti logistici... Si può dire davvero che l'edizione 2016 dello Storico Carnevale di Ivrea sia andata bene? Non ci scommette Elvio Gambone, ex numero uno del Consorzio soppiantato da diversi anni or sono alla Fondazione diretta da Alberto Alma. Lui non ha partecipato alla manifestazione più importante della città. Ha sfogliato i giornali, raccolto gli umori, arricciato il naso agli eventi che un tempo spiccavano nel suo programma ed oggi non ci sono più, ha rimpianto il folclore che attirava pubblico e al quale oggi non è più dato lo stesso valore, ha scosso la testa all'approccio coi carri mirato a raccogliere più iscrizioni piuttosto che badare alla scorrevolezza e al fasto della sfilata. Poi, il 4 marzo scorso, a pochi giorni dalla chiusura del Carnevale, ha preso il pc ed ha battuto un'interrogazione senza peli sulla lingua per sapere dal sindaco Carlo Della Pepa se davvero ritenga "che l'edizione 2016 possa considerarsi ben riuscita". Ma soprattutto l'attenzione di Gambone si posa sul rinnovo del cda. Si era detto di prorogare l'incarico per tre mesi, nel novembre scorso, perché una nuova elezione, così a ridosso dell'evento, anche per l'imminenza delle date (rullo di tamburi, quest'anno, dall'Epifania) rischiava di minarne l'organizzazione. Ma, finito il Carnevale, non se n'è più parlato. Slitta slitta, rischia che non si dia seguito alla mozione, presentata dalla minoranza di centrodestra cui appartiene Gambone, ed approvata nel luglio scorso, riguardante la revisione dello Statuto, al fine di rendere le nomine dei membri del Consiglio di Amministrazione, "meno arbitrarie e più aderenti ai compiti previsti". "Basta a nomine di amicizia!" aveva inforcato l'ex numero 1 del Consorzio nell'estate, protocollando agli atti un documento pesantissimo. "Credo che le ultime sei edizioni del Carnevale, che non son state proprio una cosa entusiasmante, esprimano il fallimento della Fondazione creata nel 2009" aveva sottolineato Gambone richiamando la necessità di affrancare le nomine dal parere vincolante del sindaco e raccattando il consenso del consiglio: tredici voti a favore, unica astensione proprio da parte di Della Pepa. "E' sotto gli occhi di tutti – aveva aggiunto Gambone - come siano falliti gli obiettivi di valorizzazione storica e culturale. Tutto bene a parole. I membri del cda si sono auto lodati sui giornali, gettando discredine sulla precedente gestione. Solo autocelebrazioni. Colpisce la totale assenza di autocritica. La manifestazione è sempre più povera e sempre più costosa, quando noi l'avevamo portata quasi ad autofinanziarsi". Tutti d'accordo, dunque. Peccato che, tra il tiro delle arance e l'uscita della Mugnaia, sembra che anche il Pd se ne sia dimenticato. "Da almeno sei mesi – fa notare Gambone – nessuno ha più fatto cenno alla nomina del nuovo cda. Occorre provvedere al più presto in modo da permettere al nuovo cda di affrontare con tempistica congrua l'organizzazione del carnevale 2017". All'interrogazione Della Pepa dovrebbe rispondere al Consiglio Comunale convocato per lunedì 11 aprile, ammesso che non salti visto che, dall'inizio dell'anno, si sono accumulate parecchie interrogazioni. "Una vergogna – commenta il capolista Tommaso Gilardini – che in tre mesi non sia stato convocato un consiglio comunale". Se l'interrogazione saltasse, e se le sedute continuano ad essere così diradate, capiterebbe ancora che del cda si discuterà a luglio o agosto quando il tema sarà ormai, e di nuovo, un'urgenza.
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