Il contratto è firmato. La produzione riparte a Telecittà. E potrebbe ripartire entro i primi quindici giorni di giugno. La proprietà (il gruppo romano Protel) ha siglato il contratto con Mediaset, che non si sbottona: si sa, soltanto, per il momento, che verrà realizzata una soap, sullo stile del seguitissimo "Il Segreto" e se i presupposti sono questi il successo è già garantito. Nulla di più trapela dagli uffici del gruppo di Silvio Berlusconi. Massimo riserbo. Ma la notizia basta da sè a far ben sperare nel rilancio del complesso che un tempo, fino a pochi anni fa, dava lavoro a centinaia di addetti e costituiva un polo alternativo alle metropoli della tv, oltre a portare ricchezza a tutto un indotto di attività commerciali. Anni d'oro, prima con "Vivere" e poi finché la successiva soap tutta italiana "Centovetrine" non venne cancellata dai palinsesti per l'ormai flop di ascolti. Un fulmine al ciel sereno, licenziamenti e, per molti canavesani, la fine del sogno di trovarsi in una piccola Hollywood: Telecittà dava da mangiare e 300 persone tra attori, segretarie, impiegati, ma anche tecnici, falegnami, sarti, truccatori. Un potenziale notevole tra 9 teatri di posa, 2 set esterni, 46 camerini, 3 saloni parrucchiere, 3 sartorie, 3 sale posa casting, 12 regie di produzione e montaggio, 14 sale di post produzione audio e montaggio. La notizia, a dire il vero, sarebbe potuta arrivare prima ma la burocrazia, rigidamente applicata dal comune, ha messo i bastoni tra le ruote, perché nel mese di gennaio il comune, con eccesso di zelo, ha revocato in via definitiva la licenza all'Hotel Santa Fe' con provvedimento della Dirigente Amministrativa Rita Parola. Doveva aprire nel mese di novembre e invece è rimasto chiuso. Una decisione superficiale e avventata. La Giunta, invece di bocciare la richiesta su due piedi, avrebbe potuto andare in deroga alla legge secondo cui, dopo due richieste, alla terza la licenza non potrebbe più essere rinnovata. Il freno ha costretto a riaprire tutto l'iter per ottenere una licenza ex novo. Si è mobilitato il mondo: sul piede di guerra la minoranza, il Pd, cittadini che si erano visti convocare per nuove assunzioni e l'ultimatum della proprietà: "signori, se non date le licenze, faremo ricorso al Tar". Ed è anche per questo che, se da un lato, dopo oltre un anno di trattative con Mediaset, oggi arrivano buone notizie sul fronte della produzione, restano però dei punti interrogativi sul fronte della vendita dell'immobile, per un valore di circa trenta milioni di euro: la Protel è in contatto con un gruppo di imprenditori londinesi per vedere se si possa trovare un accordo. Sicuramente, per il momento, finché non arriverà una risposta definitiva , che permetterà di avviare la riapertura di albergo, mensa, centro benessere, c'è la disponibilità dell'Hotel Rivarolo ad accogliere il personale di Mediaset. Su Telecittà restano puntati gli occhi del consigliere di minoranza ed esponente piddiano Giuseppe Libonati: "cercherò – assicura il consigliere – di essere sempre presente e attento alle trattative, certo che la priorità, per questo territorio, sia riattivare i posti di lavoro".
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