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06 Dicembre 2015 - 20:52
Da mini-fenomeno virale del web, con migliaia di visualizzazioni, agli spazi regionali di Raitre. A riuscire nell’impresa, e in meno di tre mesi dal suo debutto su Facebook e YouTube, la sitcom “Kul Senter”, autoprodotta, diretta e interpretata da Stefano Saccotelli, attore di San Giorgio.
"La web sitcom è nata per gioco, tra le mura domestiche, grazie anche al fondamentale apporto del mio co-autore Domenico Garrone – spiega Saccotelli - : un'idea no-budget, un prodotto genuinamente artigianale e fatto in casa che nelle sue intenzioni originali puntava a far sorridere e, se possibile, riflettere sulla realtà tragicomica del protagonista”.
Operatore 126, non a caso un numero tra gli addetti dei tanti call center (oggi un po’ la nuova frontiera del lavoro dipendente), racconta le sue vessazioni, umiliazioni, turni, ritmi e mansioni di lavoro stressanti e spesso anche del tutto squalificanti. “Un personaggio – dice Saccotelli – che non ho faticato a immaginare, avendo esperienze di lavoro in quegli ambienti. Anche se ciascuno degli episodi racconta storie e personaggi di fantasia, c’è forzatamente del vissuto in “Kul Senter”: ed è incredibile costatare come spesso la realtà di questi ambienti di lavoro supera, e di gran lunga, la finzione”.
La direzione di Raitre Valle d’Aosta, regione dove Stefano vive da ormai qualche anno, ha creduto nel progetto chiedendo alla produzione un episodio speciale da inserire nella programmazione natalizia degli spazi regionali.
E dunque mercoledì 23 dicembre, tra le 20 e le 20,30, la web-sitcom “fai-da-te” approderà ufficialmente sulla televisione di stato. “Con una puntata – anticipa Stefano – ispirata proprio alla Valle d’Aosta: e per la quale, ci siamo avvalsi della partecipazione di alcune eccellenze artistiche del territorio e del ritorno di tutti i personaggi della sitcom. Anzitutto Dica 33, al secolo l’amico e collega Pierre Lucat che ho conosciuto sul set de “La farfalla granata” (fiction sul calciatore del Torino Gigi Meroni, campione di ascolti due anni fa su Raiuno), dell’inflessibile Ispettore-mucca Tormenta e del burbero cliente Lo Beurto (ovveroIl Brutto tradotto dal patois). Quindi il preziosissimo contributo di Maura Susanna, raffinata interprete e cantautrice della tradizione valligiana e franco-provenzale, che ci ha concesso un brano del suo ultimo album “Terra mia” per la sigla finale. Ultimi, ma non meno importanti, i costumi di Barbara Rosset, stilista aostana e membro della prestigiosa “Accademia dei Sartori” di Roma”.
E chissà che, dopo questo inaspettato trampolino di lancio, “Kul Senter” non possa puntare ad andare oltre i dieci episodi (di cui sette già pubblicati) della sua prima stagione...
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