Cerca

IVREA. Velo ok legali o illegali? Ci deve essere il vigile!

IVREA. Velo ok legali o illegali? Ci deve essere il vigile!
Negli ultimi anni sono spuntati come funghi in ogni angolo del Piemonte ma in particolare in Canavese. Hanno colori differenti (gialli, arancioni, grigi), forme diverse ma, alla fine si assomigliano un po’ tutti. Sono i velo ok, i velobox, i velovatelapescha e sono l’ultima frontiera, almeno sulla carta, nella battaglia contro gli automobilisti che scambiano le strade dei paesi e le circonvallazioni in piste da Formula Uno. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Siamo sicuri che non si tratti invece di uno stratagemma studiato da sindaci e amministratori comunali, semplicemente per far cassa in un’Italia in cui di soldi per le opere pubbliche o anche solo per la manutenzione ordinaria non ce ne sono più. Una di quelle “furbate” all’italiana da aggiungere, per esempio, ai parcheggi a pagamento, con la scusa che i parcheggi non ci sono. La domanda è, i velo ko o i velo “pinco pallo” sono regolari? Esiste una risposta ed è del Ministero dei trasporti. Dice: “Non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada” e pertanto “non sono suscettibili né di omologazione né di autorizzazione”. Una presa di posizione che dovrebbe allarmare certi sindaci sceriffi, perché potrebbe aprire la strada ad un infinito contenzioso. Alla base c’è infatti una falsa convinzione che basti la sola presenza delle scatole arancioni, gialli o verdi che siano per rilevare la velocità. E invece? Invece no! Al suo interno deve essere piazzato l’autovelox che va presidiato dalla polizia locale affinchè si possa poi contestare l’infrazione e multare l’automobilista dall’acceleratore facile... Ecco lo abbiamo detto!
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori