Alla fine la rottura c’è stata, ed è stata totale. San Mauro Domani fa i bagagli e lascia la coalizione di centrodestra con cui ormai dialogava costantemente da mesi. La notizia è ormai certa, anche se si è ancora in attesa della conferma ufficiale da parte della lista civica. Il tutto si è consumato durante una riunione di fuoco avvenuta lo scorso martedì nella sede di San Mauro Domani: qui, di fronte all’alternativa se accettare la candidatura a sindaco di Paola Antonetto oppure piantare baracca e burattini, la maggioranza ha scelto la seconda strada. Abbandonare la coalizione. A causare la rottura, dunque, è stata principalmente la scelta del candidato che dovrà condurre la squadra da oggi fino al 2016. San Mauro Domani puntava forte su Davide Benedetto, ma non aveva fatto i conti con “l’eterna” Paola Antonetto, più abile nel tessere rapporti e nell’ottenere l’appoggio di quattro delle sei liste della coalizione. Così, quando nella coalizione si è capito che la maggioranza era già schierata - l’unica a temporeggiare sul nome della consigliera dell'Udc era la Lega Nord - e che si rischiava la rottura, la fazione dei "dialoganti" ha cercato di ridurre il danno, proponendo come alternativa salva-vita il nome di Riccardo Carosso (Due Ponti). Il quale, però, pare abbia fatto un passo indietro rifiutando la candidatura. A quel punto, quando Paola Antonetto è rimasta l’unica alternativa percorribile sul tavolo, San Mauro Domani ha dovuto fare i conti con se stessa. E con il suo passato. E così è venuto fuori il veto, potente, dell’ex sindaco Giacomo Coggiola. “Non appoggerò mai la candidatura della Antonetto” avrebbe detto più volte l’ex primo cittadino. Una posizione, la sua, non certo isolata all’interno della lista. Anzi. Sotto la sua guida, la maggioranza dei membri di San Mauro Domani ha scelto per la rottura totale del dialogo con il centrodestra. Il quale perde un pezzo importante, e al tempo stesso guadagna un candidato a sindaco ormai pressoché certo: Paola Antonetto. Che ne sarà ora di San Mauro Domani? “Andremo da soli” commentano anonimamente alcuni elementi di spicco della civica. Scenario possibile, ma molto difficile: correre in solitaria vorrebbe dire rischiare di scomparire del tutto. Più probabile, dunque, la riapertura di tavoli di dialogo con altre forze politiche. Con il Partito Democratico del segretario Lo Cicero, il cui sogno di una coalizione di centrosinistra molto-centro-e-poco-sinistra non è mai stato un mistero. Ma anche, perché no, con il sindaco Ugo Dallolio e la sua nascente lista cattolico-moderata. La quale, non è un mistero, ha già un mezzo accordo con l’Italia dei Valori e sta dialogando con Alternativa Democratica. Quando tutto sembrava fatto, insomma, molte partite si riaprono. E San Mauro Domani torna ad essere oggetto di desiderio di tanti.
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