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STRAMBINO. Affissioni: tassate anche le associazioni

Come tarpare le ali alle associazioni che già basano tutta la loro attività sul volontariato... Il Sindaco Sonia Cambursano ha deciso di mettere mano e modificare il vecchio regolamento (risalente al 1995 e variato nel 1997) per la disciplina delle affissioni comunali e, nel corso dell'estate, il Comune ha affidato il servizio di accertamento e riscossioni alla ditta Abaco Spa con sede a Montebelluna (TV). Così, se fino a poco tempo fa, era possibile tempestare di volantini vetrine e banconi dei negozi, pubblicizzare l'apericena della Pro Loco piuttosto che gli eventi del Carnevale o il concerto della corale, a caratteri belli grandi ed in bella vista, da qualche mese non è più possibile. Banditi tutti i formati a partire dagli A4 ed i più grandi. Tanto che qualche associazione si è anche già sorbita una bella sgridata con annessa sanzione... La novità non ha fatto certo piacere al tessuto, ricco, del volontariato locale, costretto al telefono senza fili, ad una più capillare attività di passaparola. E, come succede in Italia, alla situazione, in fondo, è già stato trovato un piccolo escamotage: niente più A4, vorrà dire che si propenderà per gli A5. Ed infatti lo spazio occupato dai manifesti è notevolmente diminuito agli ingressi dei negozi. Tutto pur di non dover sottostare alle regole ligie volute proprio dalla Cambursano. "Facciamo rispettare la legge, una legge nazionale..." si gonfia il primo cittadino. Sarà. Ma la disciplina e l'appalto cambia di città in città e di paese in paese, e a Strambino metropoli si dovranno osservare le stesse regole di Chivasso per non dire di Torino e pagare le relative imposte pubblicitarie anche per il piccolo appuntamento locale.

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