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IVREA. Sferra un pugno al dirigente dell'Asl, alla sbarra

IVREA. Sferra un pugno al dirigente dell'Asl, alla sbarra

pugno in faccia

Si infuria con il personale dell'Asl To4 e arriva a tirare un pugno in faccia al dirigente, dottor Apostol. Un uomo di origine rumena è finito alla sbarra per il reato di lesioni. I fatti risalgono al 29 aprile del 2013. Quel giorno Gabriel Sever Diaconu, difeso dall'avvocato Federico Zinetti del Foro eporediese, si trovava in coda, presso la struttura ospedaliera, in attesa di svolgere una visita di invalidità civile. L'attesa, però, si stava facendo lunga. L'uomo aveva cominciato a scalpitare, a perdere la pazienza. Ad un certo punto i medici, riuniti in commissione, come hanno raccontato alcuni di loro, interrogati lunedì mattina, si erano ritrovati davanti "un energumeno". Invalido sì, ma forte assai. "L'abbiamo chiamato, doveva essere il suo turno – hanno riferito, rispondendo alle domande del Pubblico Ministero – e, con un gesto fulmineo, si è avventato sul dottor Apostol". Gli aveva scagliato un pugno bello forte, da fargli cadere gli occhiali e da spingerlo a chiamare i Carabinieri e recarsi al Pronto Soccorso. "Prima ha tirato un calcio alla scrivania, me l'ha fatta voltare addosso – ha riferito lo stesso Apostol -. Io l'ho tenuta, poi mi ha colpito". Il motivo? Diaconu accusava i medici di prendersela comoda, di sorseggiare il caffè invece di lavorare. "In effetti c'erano dei ritardi, ma non dovuti alla nostra volontà – ha precisato un collega della persona offesa -. Quel giorno il computer aveva dei problemi, non funzionava". L'aggressione era proseguita fuori dalla sala dove aveva luogo la commissione. "Ho interrotto l'incontro- ha raccontato Apostol -. Ho provato a chiamare i Carabinieri ma il telefono non funzionava. Allora sono uscito, siccome la caserma è situata vicino a noi". A quel punto Diaconu lo avrebbe afferrato per il giubbotto e spinto contro il portone. "Adesso se ne va pure...!" inveiva intanto. Col visto tumefatto, Apostol era infine riuscito a recarsi presso il Pronto Soccorso per farsi curare il taglio che gli era stato provocato al volto.

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