Siamo appena ad ottobre, ma la prima casella si è riempita. Con sette mesi di anticipo sulla scadenza elettorale - e molti mesi di anticipo sulle altre forze politiche -, il Movimento 5 Stelle ha già deciso il suo “nome forte”, quello scelto per puntare alla vittoria nel maggio 2016. Si tratta di Marco Bongiovanni, architetto sanmaurese di 41 anni, sposato e con tre figli. Faccia pulita, sguardo un po’ timido, linguaggio educato. Non certo uno stile alla Beppe Grillo. La stessa puntigliosità, però, nel rimarcare l’importanza dei concetti di trasparenza, di riduzione dello spreco nei bilanci pubblici, di impegno politico “dal basso”, al fianco dei cittadini. Il suo profilo è stato scelto praticamente all’unanimità dall’assemblea degli attivisti pentastellati. Il motivo ce lo spiega il consigliere Davide Ansaldo: “Marco ha dato la sua disponibilità a candidarsi, ed è stato da noi ritenuto la persona più adatta. Ha le competenze necessarie, è presente sul territorio, è preparato. E poi sposa in pieno il Movimento 5 Stelle e i suoi ideali”. E lui, come pensa di convincere gli elettori sanmauresi a mettere la fatidica crocetta sul suo nome, nell’urna elettorale? “Non mi piace fare promesse, non voglio garantire nulla - spiega il diretto interessato -. Mi piace invece dire che il mio impegno sarà massimo per poter migliorare San Mauro sotto vari punti di vista: dal tema del turismo e dell’attenzione ai giovani, alla gestione dei rifiuti, alla sicurezza, alla riqualificazione energetica, alla trasparenza del bilancio comunale. Al giorno d’oggi fare promesse è difficile, ci sono troppe variabili in gioco. Io punto tutto sul mio impegno e sulla mia presenza. Penso che questo sia già un ottimo biglietto da visita. Bongiovanni non è un “duro e puro”, non è un grillino della prima ora. Si è avvicinato ai pentastellati un paio d’anni orsono. Nel suo passato c’è una militanza nel gruppo dei giovani di Forza Italia - si parla del lontanissimo 1994 - e una candidatura a consigliere comunale nel gruppo dell’Udc, nel 2001. “Da allora in poi non ho mai più fatto politica attivamente - spiega lo stesso Bongiovanni - fino a due anni fa, quando mi sono avvicinato al gruppo sanmaurese: all’inizio timidamente, poi con sempre maggiore convinzione. Ho apprezzato da subito l’idea di una politica che arriva dal basso, popolare. Non d’elite. E alla fine mi sono inserito nel MoVimento”. Fino alla “scalata” che l’ha portato a diventarne il candidato al ruolo più ambito, quello di sindaco. Ma i 5 Stelle non sono in anticipo sulla tabella di marcia solo per quanto riguarda il candidato sindaco. Anche il loro programma elettorale è, se non pronto, comunque a buon punto. I temi caldi sono il piano regolatore (“cerchiamo di capire come si evolverà da qui a maggio, ma se dovesse restare com’è adesso, ci sarebbe un allarme sulla capacità insediativa in via Brandizzo: si rischia una «Pragranda Due»”), i rifiuti (“Seta non ci piace, vorremmo puntare più su riciclo e riuso e su una riduzione della tassa rifiuti”), l’Unione Net e il tema sicurezza. E poi le riqualificazioni energetiche, la trasparenza del bilancio (“Ci sono alcune voci che risultano incomprensibili e impossibili da dettagliare, altre che ci paiono davvero esagerate. Con i giusti accorgimenti, si potrebbero ricavare i soldi per pensare a una riduzione delle tasse”) e il tema trasporti. L'intervista completa al candidato del Movimento 5 Stelle - con le risposte dettagliate sui singoli argomenti del programma e altre "curiosità" (la situazione interna del gruppo pentastellato sanmaurese, il rapporto lavorativo e personale che Bongiovanni ha con la famiglia Olivero, i giudizi sull'amministrazione Dallolio e le strategie per rendere vincente la campagna elettorale a 5 Stelle) - su la Nuova Voce in edicola da martedì 20 ottobre.
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