Il nuovo assessore della giunta Puppo,
Silvia Favetta, l'ha imposta lui:
Pierino Lovera. Il patron e presidente della lista civica Insieme per Settimo, dopo otto mesi di braccio di ferro, l'ha avuta vinta sul suo stesso direttivo, che pure spingeva in blocco per la più giovane
Simona Malesci. Ma la vicenda ha lacerato la compagine come mai prima d'ora. Lo strappo definitivo si è consumato lunedì scorso, in un infuocato direttivo. A nulla sono valse le pressioni dei vari
Brino, Basile e dei vari colonnelli: alla fine, seppure in netta minoranza numerica (per non dire solo contro tutti), l'ha spuntata il presidente. Ma non senza conseguenze. I “ribelli”, imbufaliti, sono usciti dalla riunione d'umore nero come la pece. La pizza che si sono concessi subito dopo ai Buoi Rossi (rigorosamente senza il patron) non è servita a sbollire gli animi, anzi. Basile, solo a sentire il nome di Lovera, ha preso e se n'è andato col fumo che usciva dalle orecchie. Nei giorni seguenti al terremoto, la Civica è stata sconvolta da varie scosse di assestamento.
Andrea Pica, già reduce dell'Idv, imbarcato in occasione delle ultime comunali, se n'è andato sbattendo la porta accusando pubblicamente Lovera di dispotismo. La Malesci ha rilasciato alla stampa dichiarazioni al vetriolo e lo stesso Brino patisce le conseguenze di un mal di pancia che rischia di avere inattese conseguenze. Compreso l'esodo di massa del direttivo, che potrebbe lasciare Lovera con la sola compagnia del “suo” simbolo. E della Favetta.
Presidente Lovera, perchè hai scelto proprio Silvia Favetta? “La conosco da quando portavo i calzoni corti. È molto preparata, ha rivestito ruoli importanti e, anche soltanto per il suo mestiere (è stata primario di pediatria a Chivasso, ndr), è abituata a stare in mezzo alla gente. Poi io non ho assunto scelte, semmai ho dato gli indirizzi. Questo clamore è venuto fuori perchè la Mondello, per motivi di salute anche comprensibili, ha dovuto abdicare. Abbiamo atteso dopo le vacanze perchè si sperava potesse recuperare serenità. Nel frattempo si sono avanzate alcune ipotesi. Non abbiamo ucciso nessuno, abbiamo solo affrontato una cosa improvvisamente”.
Bè, più o meno, sono mesi che si parla della Mondello... “Si pensava che potesse continuare ancora un po'. Devo dire che nel frattempo qualcuno si è quasi autonominato assessore, ma – accidenti – nessuno ha mai garantito nulla a nessuno. Abbiamo fatto considerazioni, abbiamo chiesto la disponibilità a varie persone e poi ne abbiamo discusso. Chiaro che qualcuno deve dare l'ultimo indirizzo. Si chiama Lovera ma potrebbe chiamarsi Brino”.
Certo, però l'ultimo indirizzo ha dato Lovera... “Bè, sono ancora io il presidente, non è mica una colpa. Non mi sembra una cosa strana. Oltretutto questa scelta, contrariamente a quanto avete scritto, non preclude il ringiovanimento della lista, si continua a lavorare. La vicenda è stata ingigantita. Avete anche montato la storia di
Silverio (
Benedetto, maggiorente del Pd e illustre sponsor della pediatra, almeno secondo i bene informati, ndr), ma io la Favetta non l'ho sognata di notte. La conosco da tempo, le ho chiesto la disponibilità e lei ha detto “perchè no?””.
Quindi il Pd e Benedetto non hanno avuto nessun ruolo nella scelta del nuovo assessore? “Se qualcuno ha una responsabilità, sono io, punto. Silverio
Benedetto o Corgiat possono aver espresso gradimento per lei, ma finisce qui. Non è stata imposta da nessuno”.
Ma è vero che il suggerimento di inserirla nella vostra lista venne proprio da Benedetto? “Per fare una lista occorrono molte persone. Può capitare che manchi qualcuno per arrivare a venticinque e quindi che si valutino le possibilità. Ma non vale solo per la Favetta. Ripeto, questa vicenda comunque è stata fatta più grossa di quanto non sia. Ci può stare che si discuta, hanno detto che forse era meglio uno più giovane, forse avevano ragione, ma questo ha generato imbarazzi. E poi chissà, magari fra sei mesi cambierà il presidente. Io, se mi accetteranno, potrò essere essere solo presidente onorario”.
È vero che Brino ha minacciato di dimettersi? “Assolutamente no. Anzi, ieri sera (giovedì, ndr) ci siamo trovati a bere un Crodino, io Brino e Basile. Non abbiamo condiviso tutto ma riprendiamo a lavorare tutti assieme. Brino non ha mai detto che avrebbe lasciato e Basile potrebbe assumere cariche più importanti rispetto all'attuale vicepresidenza”.
Ma perchè non avete messo ai voti la designazione di Favetta? “Perchè in un direttivo non siamo 22 persone, non c'era bisogno di mettere ai voti”
Nel senso che se si fosse votato Favetta avrebbe perso? “La civica è diversa da un partito. I partiti sono strutturati in modo diverso, lì determinate questioni si mettono ai voti, è obbligatorio. Noi non abbiamo mai instaurato certi sistemi. Abbiamo sempre avuto discussioni, anche vivaci. Ma in una civica ci sono riferimenti più personali, indipendentemente dalla mia figura.
Che futuro avrà la Civica? “Lo stesso che aveva tre mesi fa. Una civica è utile, i partiti stanno zoppicando. Ma capire che succederà da qui 3 anni è un bel un punto interrogativo. Alle prossime elezioni una Civica servirà, e avremo il tempo di ricompattarci”
Fino a quando sarai presidente? “Finchè può servire. Il mio ruolo è servito a garantire stabilità. Diciamo che io ho un rapporto forte con chi “tira avanti la baracca” settimese. Il passaggio si è già discusso e avverrà. È giusto che avvenga. Nessuno ha detto che farò il presidente a vita e sono pronto a mettermi di lato. Farò l'amico di turno che dà il suo contributo. Non abbiamo fissato una data, ma magari sarà prima di quanto si pensi”.
lorenzobernardi@giornalelavoce.it