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21 Ottobre 2013 - 10:06
Proprio in questi giorni abbiamo assistito, a Torino ed in molti comuni della Provincia, ad una situazione a dir poco surreale e non certo inedita. Molte persone infatti sono state costrette a restare al freddo con temperature interne ed esterne per nulla miti. Ormai è un film già visto, quasi un classico d'inizio autunno al pari delle caldarroste e del vin brulè. Un disagio prodotto sostanzialmente da due fattori. Da una parte c'è una legge nazionale che suddivide il territorio italiano in diverse fasce e per ognuna prevede rigidi paletti sull'accensione dei caloriferi. Stabilisce i giorni in cui è possibile attivare il riscaldamento così come le fasce orarie. Dall'altra parte ci sono le amministrazioni comunali che, come prevede la norma nazionale, hanno la possibilità di ampliare la possibilità di accendere il riscaldamento in caso di temperature eccessivamente rigide che si registrano all'inizio dell'autunno oppure a primavera inoltrata. Tuttavia capita sempre più di frequente che le deroghe comunali tardino ad essere emanate o per motivi logistici e contingenti ma anche, in qualche caso, per precise e dissennate scelte prettamente politiche. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Per alcuni giorni, ed in certi casi anche settimane, molte persone devono subire nella propria abitazione un clima a tratti “polare”. Non dimentichiamo che tra i cittadini colpiti da questo disagio dobbiamo annoverare purtroppo anche molte persone anziane e disabili. Cittadini che avrebbero avuto il sacrosanto diritto di attivare i caloriferi e non certo per diletto. Con questa crisi economica senza precedenti nessuno si sognerebbe mai di sprecare risorse preziose. Per questi motivi ho provveduto a presentare in Consiglio regionale un ordine del giorno che impegni la Giunta a promuovere presso il Governo la liberalizzazione dell'accensione del riscaldamento ed a promuovere presso le amministrazioni locali del Piemonte la predisposizione di una delibera, a partire dal 1° gennaio di ogni anno, affinché sia garantita la modifica dei limiti temporali e prevista la possibilità di accensione dei caloriferi durante l’intero anno.
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