Ferdinando Raffero, a sinistra, e il sindaco Ugo Dallolio
Se la “benedizione” arriva direttamente dalle altissime sfere, ossia da un viceministro della Repubblica, c’è da leccarsi le dita. Ancor più se le parole lusinghiere riguardano un progetto che a San Mauro è stato accolto un po’ bene e un po’ male, un po’ con convinzione e un po’ con scetticismo. Eppure il viceministro della Giustizia Enrico Costa, uno dei principali esponenti del Nuovo Centrodestra di Alfano, non ha dubbi: ““Il Controllo del Vicinato è importante perché ha, da un lato, l’obiettivo di non lasciare sole le forze dell’ordine, dall’altro responsabilizza il cittadino”. Così si esprime, l’onorevole, di fronte alla commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti. Commissione in cui, a sfogliare l’elenco dei partecipanti, fa la sua comparsa anche il nostro Ferdinando Raffero, colui che del Controllo del Vicinato è il principale “trascinatore” in quel di San Mauro. Ospite della commissione, ma anche relatore. Raffero è stato infatti invitato direttamente dal sindaco astigiano Fabrizio Brignolo per relazionare l’andamento dell’iniziativa sul territorio sanmaurese e illustrarne gli eventuali benefici ai consiglieri comunali di Asti, ma anche al viceministro e ad altri due parlamentari, il senatore Michelino Davico e il deputato Paolo Nicolò Romano. “È stato un incontro molto interessante, cui ho preso parte in quanto referente insieme al referente regionale Massimo Iaretti - spiega il consigliere del Pd sanmaurese -. Le parole del vice ministro Costa sono state un importante riconoscimento alla validità di questo modello che sta incominciando a prendere piede anche in Piemonte e che, anche negli interventi dei vari consiglieri che si sono succeduti ha avuto una buona accoglienza”. Tutti bravi, tutti contenti, tutti felici? “Come ripeto sempre, il Controllo del Vicinato non è la panacea di tutti i mali. È un supporto importante in un periodo in cui le riduzioni di organico delle forze dell’ordine causano parecchi disagi alla popolazione - spiega Raffero -. È uno strumento che ritengo possa diventare molto utile, ma su cui c’è ancora tanto da lavorare”. Continuare a lavorare è proprio quello che si propone di fare lo “sceriffo” sanmaurese, come alcuni esponenti dell’opposizione hanno ironicamente soprannominato il consigliere Raffero. “Subito dopo l’estate riprenderemo gli incontri con i cittadini di San Mauro per continuare a spiegare a tutti il progetto. Nel frattempo, però, posso dirmi soddisfatto dei primi risultati: il gruppo di volontari della zona Pragranda sta funzionando alla grande, si pensi all’episodio della sventata rapina in parafarmacia. E poi ci sono tanti sanmauresi che telefonano per avere informazioni, e altrettanti che lasciano i propri recapiti all’Urp (ufficio relazioni con il pubblico, ndr) per essere contattati. Manca ancora un pezzo, non lo nego, ma a San Mauro è così: ci vuole tempo. Noi continuiamo a lavorare”.
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