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23 Agosto 2015 - 10:35
"Ci fosse mai una volta che votiate a favore" così, anche ridacchiando un po', il Sindaco Serafino Ferrino non s'è troppo stupito del voto contrario dei consiglieri Lucia Valente e Vittorio Bellone al bilancio di previsione 2015, approvato nella seduta del 30 luglio scorso. Di fatto, c'è poco da dire. Favria, come tantissimi altri Comuni, si è già dovuta occupare di far quadrare entrate e spese correnti, figuriamoci pensare agli investimenti... "Siccome non sono né Saccomanni né Padoan – ha premesso il nuovo Assessore esterno Graziano Colacicco in un misto di amarezza e sarcasmo -, avendo tagliato le spese, ed avendo lasciato inalterate le imposte, di più non si poteva fare. Siamo pronti – ha aggiunto, in un atto di apertura verso l'opposizione – ad accogliere qualsiasi idea sia condivisibile per il bene dei favriesi".
E infatti l'emendamento presentato dal duo Bellone e Valente è stato accolto all'unanimità: prelevare mille euro dal fondi di riserva per l'illuminazione pubblica.
In numeri, il bilancio di previsione pareggia su circa 4.400.000 euro ed oltre la metà delle risorse, per circa 2.400.000 euro, arriva da entrate tributarie, soltanto 158mila da contributi stanziati dagli enti superiori. Per quanto riguarda le uscite, soltanto la gestione corrente assorbe ben 3milioni di euro. Gli investimenti si limitano a nemmeno 700mila euro.
Ciò nonostante Valente e Bellone si sono detti "scettici" sui conti: "non si capisce assolutamente quali siano gli investimenti previsti – sono andati all'attacco -, alla faccia della trasparenza, e anche la maggioranza ci sembra confusa sui dati 2015, né l'Assessore al Bilancio è stato in grado di rispondere a parecchi quesiti posti sulla regolarità tecnica e questo ci lascia non pochi dubbi sia sul contenuto che sulla correttezza del bilancio, che ci sembra un documento asettico e privo di concretezza".
A preoccupare, però, sono soprattutto i debiti fuori bilancio. Il Consiglio Comunale ne ha riconosciuti ben quattro, per un ammontare di circa 25mila euro. Uno è riferito noto e stranoto un contenzioso tra il Comune di Favria e la ditta M.G.L. Gest s.r.l., relativo all’indennizzo dovuto per le migliorie che la società aveva apportato nel periodo dal 2004 al 2011 presso l’immobile comunale destinato a residenza socio-assistenziale per anziani, che allora aveva in gestione. Il Tribunale di Ivrea lo ha quantificato in 2.172.493,85 euro. Peccato che, nel frattempo, la Gml Gest abbia lasciato uno strascico di debiti, e quindi il Comune deve i soldi direttamente ai creditori della srl. Il 29 gennaio scorso il giudice ha emesso un'altra ordinanza di pignoramento per la somma di 12.985,18 euro, in base all'azione legale avviata dalla cooperativa sociale Altra Età, subentrata nella gestione della casa di riposo. Altri 12mila euro vanno ad un altro creditore, ad un altro 22mila euro vanno per incarichi legali, 158 euro vanno all'Agenzia delle Entrate.
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