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IVREA. Tragedia sul viadotto Marchetti: indagini per omicidio colposo

IVREA. Tragedia sul viadotto Marchetti: indagini per omicidio colposo
I pistoni sarebbero sprofondati nell’asfalto e questo avrebbe fatto ribaltare il camion-gru. Così, nel pomeriggio del 19 giugno scorso, a Pavone, sulla bretella per Santhià, all’interno del cantiere per la costruzione del viadotto «Marchetti» sarebbe morto  Francesco De Nicola, 53 anni, sposato e padre di due figli. E’ successo mentre lo stava manovrando, sotto gli occhi  di almeno 4 colleghi di lavoro. E’ ancora in corso la perizia sul mezzo, ma è questa ormai l’ipotesi principale su cui sta lavorando il  procuratore Giuseppe Drammis titolare dell’inchiesta sull’incidente mortale, La Procura ha anche disposto il sequestro di un tratto di autostrada e ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di “omicidio colposo” Alberto Ridella, 44 anni, di Ivrea, presidente della Sicogen, ditta controllata al 70% da Ativa, per la quale lavorava la vittima. Ora si dovranno comunque attendere non meno di 60 giorni per le relazioni del perito nominato dalla Procura (Mario Capello) e dei  consulenti di parte Luigi Quaranta (per l’indagato, difeso dall’avvocato, Franco Papotti) e Nicola Roberti (per la parte lesa, rappresentata dal legale, Sergio Bersano). La dinamica De Nicola è sul lato sinistro del camion-gru, vicino al guard-rail, fermo sul bordo strada, in direzione Ivrea e sta manovrando le leve del braccio meccanico per sollevare un new jersey in cemento armato. Sul lato opposto del camion-gru, i pistoni non riescono a fare da contrappeso, affondano nel catrame e il mezzo si piega su un lato schiacciandolo.
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