AGGIORNAMENTI
Cerca
25 Giugno 2015 - 20:54
Aumenta la tassa rifiuti per le famiglie numerose e di commercianti. Questo perché le bollette saranno calibrate tenendo conto, soprattutto, della parte "variabile", aggettivo con cui si intende il numero di occupanti, se parliamo di abitazioni, mentre, se parliamo di esercizi commerciali, riguarda il quantitativo dei rifiuti prodotti in base ai calcoli dell'anno precedente per tipo di attività (succede puntualmente che i più bersagliati siano bar e ristoranti, oppure fiorai e ortofrutta, che secondo le stime producono più immondizia e a cui vengono quindi attribuiti coefficienti più alti, piuttosto che uffici e negozi di abbigliamento, decisamente più sollevati).
Un esempio. Se l'anno scorso una famiglia composta da tre persone, in un appartamento di 100 mq, pagava 152.45 euro, quest'anno ne pagherà 176.34 euro. Il che equivale a dire: un aumento del 15 per cento.
Un altro esempio, relativo alle utenze non domestiche. Se una piazza al taglio, mettiamo sempre in uno spazio di circa 100 mq, pagava 1500 euro nel 2014, per il 2015 ne pagherà circa 2100 euro. Un aumento, in questo caso, del 30 per cento.
"Mi chiedo come un'attività sia invogliata ad aprire a Rivarolo quando, nei Comuni vicini più piccoli, si paga molto meno di Tari..." ha inforcato Alessandro Chiapetto, mercolesì scorso in consiglio comunale, di fronte al bilancio di previsione 2015.
In realtà, dai numeri che abbiamo pubblicato l'altra settimana sulle pagine del nostro giornale, in uno "speciale" dedicato al commercio, risulta che Rivarolo resta il centro più attrattivo in Canavese, e proprio per quelle attività come bar e ristoranti, ma anche estetiste e parrucchieri.
"Abbiamo tasse tra le più basse della Provincia di Torino" sostiene invece il Vicesindaco Edoardo Gaetano. Mentre, parallelamente, i servizi starebbero migliorando. "Basta pensare – ha fatto notare mercoledì sera l'Assessore Claudio Leone – che se prima noi commercianti eravamo costretti a mettere fuori i cartoni il sabato, e stavano lì tre giorni, adesso abbiamo aggiunto un passaggio in più oltre al consueto del martedì. Senza un pagamento ulteriore avremo risolto una criticità".
C'è poi un altro tema, sollevato Martino Zucco Chinà di Riparolium. "Come giustifichiamo il pagamento di questa tassa, che assomiglia più ad un balzello di tipo borbonico, di fronte a tante discariche a cielo aperto? C'è immondizia dappertutto". Colpa dei maleducati e da chi arriva a scaricare dai vicini. "E non si capisce perché, visto che tutti paghiamo per la raccolta" scuote la testa Gaetano.
Il piano finanziario elaborato da Teknoservice si attesta sulla cifra si 1.874.480 euro. Circa 140mila euro in meno, quindi, rispetto al 2014. "Ci siamo riusciti – ha spiegato l'Assessore Francesco Diemoz- proprio spostando i calcoli dalla quota fissa a quella variabile, grazie all'attento lavoro all'interno del tavolo tecnico".
A Rivarolo viene attribuita la produzione annua di cinquemila tonnellate di rifiuti prodotti. "Sì, ma su che basi viene attribuito?" ha domandato Chiapetto, che ha contestato alcuni, a suo dire, "sprechi". Come lo stipendio del Direttore Esecutivo del Capitolato, figura introdotta e pagata dal Consorzio Canavesano Ambiente, che avrebbe il compito di incrociare i dati per arrivare ad una bollettazione il più possibile congrua alla reale quantità dei rifiuti prodotti. "Una figura – ha commentato Chiapetto - che non si capisce bene quali benefici abbia prodotto..."
Chiapetto ha richiesto, insieme alla collega Marina Vittone di "Rivarolo Sostenibile" di spingere il piede sull'acceleratore per passare ad un sistema di tariffazione puntuale: "ricordo ancora una volta che il capitolato d'appalto stipulato tra Cca (Consorzio Canavesano Ambiente) e Tecknoservice permetterebbe al nostro Comune di iniziare domani stesso la raccolta puntuale. Ovviamente se il contratto fosse rispettato...".
"C'è un'assoluta sproporzione tra numero di abitanti e superfici – ha rincarato Vittone -. La tassa, al momento, non soddisfa il principio che chi più inquina più deve pagare".
Non ha risparmiato critiche, sul tema rifiuti, nemmeno Aldo Raimondo, consigliere di minoranza e Vicepresidente del Cca, punzecchiando l'Assessore Francesco Diemoz sulla confusione che si è generata, da un Comune all'altro, nell'intendere "utenze" o "utenti", così che a Cuorgnè figura la metà di utenti rispetto a Rivarolo. "Il Sindaco mandi una persona competente! - ha incitato Raimondo -. Già il tavolo tecnico non dovrebbe esistere: è una forzatura dei 54 Sindaci che non sono riusciti ad acquistare Asa e si fan la guerra a chi paga di meno".
Ha prontamente risposto alla frecciata il Sindaco Alberto Rostagno: "Diemoz è un incompetente? Ne prendo atto! Ti proponi tu per la delega?". "Soltanto se prendo il suo stesso stipendio" ha sghignazzato Raimondo.
Vignette a parte, Gaetano ha fatto notare che è stato proprio Diemoz, all'interno del tavolo tecnico, a evidenziare i problemi generati da confusione tra utenti e utenze, per cui "siamo subito intervenuti con una lettera".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.