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19 Giugno 2015 - 11:27
PALAZZO GIUSIANA
Tempi da elefante nel trasloco del Tribunale dal vecchio e decrepito Palazzo Giusiana al nuovo e moderno edificio del Parco Dora. Dopo un'attesa di due anni da quando il Governo ha stabilito l'unificazione delle sedi di Ivrea, Chivasso e Ciriè sotto le Rosse Torri, soltanto nel mese di maggio scorso sono cominciate le attività per spostare materiale ed attrezzature.
Da tre settimana faldoni di fascicolo sono accumulati nei corridoi e nelle aule per le operazioni che da oggi, lunedì, permetteranno agli uffici del Gip e del Gup di prendere sede nei locali un tempo occupati dai lavoratori Agile Eutelia, di fianco alla Procura, che invece si è già trasferita da inizio anno. L’area interna del palazzo sarà accessibile soltanto agli addetti ai lavori e l’ingresso verrà regolato da una sbarra, passando dal "gabbiotto", sul quale si son consumate per altro polemiche, in queste settimane, perché costruito abusivamente, senza tutti i necessari permessi. Qui si troveranno due addetti alla sicurezza, si raddoppierà finalmente il personale visto che al momento, a Palazzo Giusiana, c'è una sola guardia, a turnazione. Troppo poco per un bacino di utenza così ampio (540 mila abitanti che ne fanno il secondo polo della giustizia del Piemonte) e con i fatti di cronaca che si sentono al telegiornale.
Per l'inizio dell'autunno dovrebbero tenersi, al Parco Dora, oltre alle udienze preliminari, anche tutte le cause civili, fallimentari e penali. Intanto, per la fine di giugno, partiranno i lavori per l'ampliamento dei parcheggi. Saranno tutte soste a pagamento, collocate tra il Tribunale e il Poliambulatorio, per oltre cento posti auto.
Ma gli spazi basteranno? Già adesso fioccano le osservazioni, tra avvocati e personale, su quanto siano minuscole le aule al Parco Dora. Minuscole. Degli sgabuzzini. Già in quelle utilizzate attualmente nell'edificio storico di fronte ai giardini di Corso Botta, al piano terra, spesso e volentieri non si riesce a respirare né è semplice, tra pochi metri quadrati, e pareti così vecchie, riuscire a gestire il flusso dei testimoni e l'impianto audio. Va considerato che lo spazio era stato calibrato dalla Giunta di Ivrea ancora in base ai numeri della riorganizzazione giudiziaria che portava il nome del ministro Paola Severino nel 2013. Se non altro i nuovi locali garantiranno condizioni igieniche migliori, e ci vuol poco, vista la polvere, el ragnatele e la sporcizia che si annidano a Palazzo Giusiana.
Il trasloco sta poi causando un parziale rallentamento dell'attività giudiziaria. Anche perché, nonostante la riforma della giustizia, si deve già fare i conti con un organico ancora sottodimensionato, per non parlare degli impianti che puntualmente "saltano". Solo nel giro di due settimane, un venerdì le udienze di son bloccate per la rottura della stampante, e il venerdì successivo per altri malfunzionamenti dei computer.
Il Presidente del tribunale Carlo Maria Garbellotto lo sta denunciando da tempo: se la sede di Torino può contare un magistrato ogni 10 mila abitanti, Ivrea ne ha soltanto uno ogni 28 mila abitanti. C'è di più. Dei diciotto magistrati attualmente presenti, se ne andranno tre, e quindi ne resteranno soltanto quindici. Alla faccia dell'incremento.
Il risultato è che ora come ora, sul tavolo della Procura ci son 1200 fascicoli su reati contro noti iscritti per ogni sostituto, ma non si riesce a lavorare sui reati contro ignoti. Con ritardi di oltre un anno. Ma che rischiano di diventare biblici visto il tenore delle promesse al vento, fatte già nel 2013 dal capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Mario Barbuto, che devono fare i conti anche con i ritardi del ministero e del Csm.
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