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SAN GIUSTO. Parla Josè Saya, tra i promotore della lista Obiettivo Comune

SAN GIUSTO. Parla Josè Saya, tra i promotore della lista Obiettivo Comune

Libonati Giuseppe, Prono Moreno e Saya Josè

 

Josè Saya, nato a Messima l'11 gennaio del 1967 e residente a San Giusto da circa sei anni, è tra i promotori della lista "Obiettivo Comune". Di professione è geometra, funzionario capo Ufficio Tecnico, settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Patrimonio Comunale esistente, del Comune di None, dove è anche membro della Commissione Viabilità ed è Presidente delle Commissioni Igienico Edilizie Comunali. E' anche impegnato nel sociale, è stato volontario ABIO di Torino (Associazione per il Bambino in Ospedale) presso l’Ospedale S.Anna di Torino. A lui rivolgiamo qualche domanda relativamente ai suoi settori di competenza, di cui si occuperà se sarà eletto.

 

Come sono le condizioni delle strade comunali di San Giusto?

Purtroppo lo scarso stato di conservazione delle strade comunali è un problema che riguarda molti comuni e che crea non pochi disagi di vario genere agli utenti residenti e non residenti. Sappiamo bene che le scarse risorse economiche a disposizione di un Comune rendono problematica l'asfaltatura. Tuttavia, con una oculata gestione degli Strumenti Esecutivi e con una programmazione progettuale dell’intero settore viario, è possibile intervenire per step, sulla gran parte della viabilità. Il progetto dovrà essere portato al livello Definitivo per lotti funzionali, individuando le priorità che ogni anno bisogna mettere in cantiere. Dal progetto Definitivo al progetto Esecutivo ed alla cantierabilità della singola opera il passo è breve. Ovviamente, occorrerà prevedere la progettazione interna che ci permetterebbe di risparmiare importanti somme per spese inutili di parcelle professionali. Il bilancio dovrà prevedere somme da destinare annualmente per spese di investimento e nel caso specifico per la manutenzione delle strade.

 

Cosa ne pensa delle risorse strutturali presenti nel territorio e di proprietà comunale? Come gli impianti sportivi, le palestre, gli edifici comunali pubblici?

Dico che occorre porre molta attenzione alle possibili fonti di finanziamento regionali e/ o statali, che ci possano permettere di migliorare le strutture presenti. E parlo di eventuali finanziamenti che per le modalità di erogazione, non incidono sul patto di stabilità. Avere avanzi di bilancio e non poterli utilizzare a favore dei cittadini per dare servizi, è un fatto che oggi, un Comune non può e non deve permettersi. Il lavoro svolto negli ultimi anni da parte delle associazioni delle varie attività sportive, è sicuramente di grande qualità. Tutte le sezioni sportive che gravitano all’interno dell’impianto hanno dimostrato grande senso per l’interesse pubblico. Le strutture sportive di San Giusto ai San Giustesi!

 

Proporrete novità sul fronte dell’edilizia/urbanistica in riferimento ad un più calibrato e mirato consumo dei suoli?

Per quanto riguarda il Piano Regolatore, si dovranno attuare tutte le procedure necessarie affinchè la pianificazione territoriale di San Giusto possa andare incontro a tutte le esigenze dei cittadini. Si valuterà la bontà delle scelte di indirizzo politico inserite nell’ultima variante al Piano adottata dall’attuale Amministrazione, per poi pianificare un espansione urbanistica coerente con l’impianto strutturale esistente. Questo ci permetterà di non andare incontro a particolari osservazioni negative da parte degli Enti sovra comunali. Molta attenzione sarà rivolta, alle tipologie costruttive anche in termini di superficie e volumetrie, per gli interventi di nuovo impianto, che dovranno essere vicine alle esigenze di tutti i cittadini ed in modo particolare dei giovani che intendono creare una famiglia. E’ fondamentale per un Comune fare informazione per prevenire eventuali disfunzioni in riferimento al consumo dei suoli. Il costante confronto con i professionisti del luogo, i cittadini, imprese, etc, serve ad anticipare ed evitare eventuali problematiche edilizie. Devo dire che la gran parte delle Amministrazioni Pubbliche, attraverso un costante monitoraggio dei cantieri edili ed una costante informazione, evitano incresciose situazioni che possano sfociare in ordinanze esecutive. I sistemi di repressione come sono le ordinanze di demolizione nel campo dell’edilizia privata, colpiscono al cuore la famiglia minandone la serenità, perché rendono vani i sacrifici di una vita.

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