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12 Aprile 2015 - 11:12
Polemiche su San Savino, dopo che la gestione, affidata lo scorso anno al factotum Elvio Gambone (Presidente dell'Associazione Eporedia 2004), per salvare capra e cavoli di un evento a rischio per l'attuale impossibilità del Comune di erogare contributi, passa al "re del Cavolo Verza", Renzo Galletto, ex Sindaco di Montalto Dora, mandato lasciato dopo quarant'anni nel maggio 2014.
Martedì scorso, in Consiglio comunale, sono piovute critiche da parte di Tommaso Gilardini e Diego Borla, consiglieri della minoranza di centrodestra, nei cui banchi siede anche Gambone, ed autori di un'interpellanza, presentata all'attenzione del Sindaco Carlo Della Pepa, per chiarire in che modo sia stata decisa l'assegnazione dell'organizzazione. In modo inedito, quest'anno ha fatto capolino un bando pubblico, metodologia mai usata in passato. Del cambio di gestione s'è appreso ufficialmente il giovedì 12 marzo, in una conferenza stampa convocata in sala dorata. "Visto che l'assegnazione è stata figlia di una procedura aperta che ha visto più proposte di gestione presentate all’attenzione del Comune di Ivrea – han sottolineato Borla e Gilardini nell'illustrare l'interpellanza- chiediamo quali sono state le motivazioni di merito e contenuto che hanno portato l’Amministrazione a prendere le relative decisioni..."
La risposta è arrivata dall'Assessore Giovanna Strobbia. "La festa – è partita da lontano Strobbia – è sempre stata organizzata da un gruppo di cittadini. Nell'84 è nato il Comitato Festa e Fiera con un suo preciso Statuto e le nomine dei componenti eran scelte da consiglieri comunali. Nel 2010 il Comitato Fiere, a causa della normativa che impediva il proseguimento di consorzi partecipati dal Comune, è nata l'omonima associazione che si è avvalsa negli anni della collaborazione di altre associazioni: dal 96 degli Amis ad Piassa d'la Granaja, e nel 2014 dell'Associazione Eporedia 2004, una collaborazione che dal nostro punto di vista è stata molto positiva. A fronte dell'incertezza nella gestione dell'edizione 2015, abbiamo voluto richiedere una manifestazione d'interesse non solo all'Associazione Festa e Fiera, ma anche agli Amis e ad Eporedia 2004. L'Associazione Festa e Fiera si è presentata con gli Amis e con una rappresentanza della Curia. Eporedia 2004 da sola.
Visto che sono stati coinvolti diversi attori del territorio, e che il soggetto avrà l'obbligo di confrontarsi con la Curia per coordinarsi con avvenimenti religiosi per la stesura del programma, che deve essere unitario ed integrato, ci è sembrato quindi di scegliere la proposta congiunta dell'Associazione Festa e Fiera".
E si sa del resto che Gambone con la Curia non è sempre andato proprio a braccetto, già protagonista di una polemica con il Vescovo per via della "sacrilega" festa dell'Infiorata da lui ideata.
"Non mi convince – scuote la testa Gilardini -. Ecco perché. Innanzitutto la riflessione che faccio è sui tempi. Non sono un esperto di organizzazione ma confrontandomi con chi da tempo si occupa di eventi di questo tipo, mi è stato segnalato che per organizzare proficuamente e garantire un ritorno economico e di immagine, già la tempistica di dodici mesi sia poco ragionevole. Già di per sé la decisione a soli quattro mesi da evento, per me è motivo di preoccupazione. Capisco anche che non ci fosse la possibilità di mandare avanti l'operazione perché addirittura mancava il Presidente dell'Associazione Festa e Fiere (per le recenti dimissioni di Massimo Nicolotti ndr), poi individuato nell'ex Sindaco di Montalto Dora, a mio avviso contra personam, perché se si arriva solo a marzo a sciogliere ho riserve su un punto di questo tipo".
Gilardini ha proseguito. "Io non sono solo rispettoso della Curia, verso la quale, essendo credente, sono rispettoso nell'intimo, ma faccio anche il consigliere. libera Chiesa in libero Stato, ma rivendico indipendenza del Comune nel gestire un momento di festa. Il comune deve, a mio avviso, avere la regia centrale, e mi auguro che anche in futuro sia così. Mi è piaciuto molto l'aspetto di non impegnare risorse dirette del Comune che, come altri enti pubblici, è in difficoltà, ma continuo a pensare che altri enti, come la Fondazione Guelpa, possano sostituirsi. Non mi sono piaciute altre cose: il contributo da parte della banca che ha in gestione il servizio di tesoreria comunale. Ritengo pericoloso andare su questa china, ritengo pericoloso che i fornitori vengano coinvolti. Preferirei utilizzare i fondi a favore di una pista ciclabile anziché per uno spettacolo pirotecnico. Sono abbastanza scettico. Totalmente d'accordo, invece, sul finanziamento da parte di privati. C'è una raccolta fondi in corso, e va benissimo, ma farei attenzione a dire (come ha fatto Galletto, che si preferisce il contributo di un euro da parte di mille persone piuttosto che da parte di un unico privato che metta diecimila euro. Occhio a fare affidamento su questo".
Per il Sindaco Della Pepa, che s'è messo completamente nelle mani di Galletto, nulla di cui preoccuparsi. "Il contributo della banca – ha ribattuto brevemente Della Pepa – è dato in termini di realizzazione dei fuochi artificiali in cambio di pubblicità, come fatto lo scorso anno e come previsto da convenzione. Poi, nel 2014, per il tempo, non s'erano potuti fare, quest'anno speriamo di sì".
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