E’ guerra alla processionari, un parassita che arreca danni alle piante e causa allergie sia alle persone sia agli animali. Visto il moltiplicarsi dei casi segnalati dai cittadini, il sindaco Carlo Della Pepa, la scorsa settimana ha firmato un’ordinanza in cui si prevede che tutti i proprietari di alberi e gli amministratori di condominio che hanno in gestione aree verdi private entro 15 giorni dal 16 marzo, effettuino tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi nella loro proprietà al fine di accertare la presenza di nidi della processionaria del pino in particolare su tutte le specie di pino (pino silvestre, pino nero, pino strobo). Nel caso si riscontrasse la presenza di nidi si dovrà intervenire immediatamente con la rimozione e la distruzione degli stessi e con l'attivazione della profilassi rivolgendosi a ditte specializzate secondo le precisazioni operative allegate all'ordinanza. E per chi non lo sapesse i peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l'azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza). A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi: eruzione cutanea forte prurito, congiuntivite cecità, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e respiratoria, vomito, dolore addominale. Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l'uomo. In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria nelle aree ritenute a rischio infestazione (cfr. Decreto Ministeriale 17.04.1998, poi abrogato e sostituito con D.M. 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40.).
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