AGGIORNAMENTI
Cerca
30 Marzo 2015 - 22:39
Per ora c'è la candidatura. Ma con ottime probabilità l'edizione 2015 del Tour de France, il più grande evento ciclistico internazionale, attraverserà il Canavese, passando per la più prestigiosa e meravigliosa località naturalistica di cui il nostro territorio può farsi vanto: il Colle del Nivolet. 18 km e mezzo di pista, costruita nella metà del secolo scorso come collegamento tra dai Serrù al Lago degli Agnelli, terra di confine tra Piemonte e Valle d'Aosta. Una pedalata in salita, da Ceresole Reale fino a 2612 metri di altezza. "Un fuori giri, come si dice in gergo tecnico - fa notare Giovanni Ellena, direttore sportivodell'Androni Giocattoli -. Questa sarà una tappa regina".
L'impegno economico sarà (ma per il momento, in attesa di una conferma dall'organizzazione, corre l'obbligo del condizionale) oneroso. La tappa pinerolese del Tour de France 2011 costò all'incirca 300mila euro.
"Sarebbe una cifra importante – sottolinea il Sindaco di Ceresole Reale Andrea Basolo-. Non ne abbiamo ancora parlato. Abbiamo, comunque, già una cordata di imprenditori privati, non ci siamo recati a Parigi senza cartucce". Già, perché la candidatura non è arrivata in Francia con una rapida mail. Basolo, insieme al Sindaco di Ronco Danilo Crosasso, e al giornalista Rai Beppe Conti, si è recato direttamente nella capitale, presentando una relazione tecnica (condizione del manto stradale, morfologia del percorso, disponibilità di parcheggi ecc.), con tanto di video e documentazione fotografica degli splendidi luoghi del nostro territorio. A cui s'aggiuge una liason storica: la Valle Orco diede i natali alla mamma di Maurice Garin, vincitore del primo Tour de France nel 1903.
"E' un sogno che ci ha preso subito" ha esultato Basolo, lunedì mattina, in una conferenza stampa presso la sala consiliare di Rivarolo Canavese. Perché l'arrivo della tappa sarebbe previsto a Ceresole ma la ripartenza da Rivarolo. "I francesi – racconta Bassolo – ci hanno chiesto di pensare a delle alternative, circa a dover poter entrare ed uscire con la tappa, ed abbiamo esposto cinque varianti". "E ci hanno chiesto, accogliendoci in maniera straordinaria –ha aggiunge Beppe Conte –, se saremmo pronti ad ospitare qui una giornata di riposo, mettendo a disposizione le struttura alberghiere".
Il progetto, ambizioso, ha origini nel 2011, ed ha preso forza tra il 2013, con l'arrivo del Giro d'Italia, replicato nel 2014 con l'arrivo di Marco Canola, vincitore della tredicesima tappa, a Rivarolo, a la ripartenza da Agliè l'indomani. "A maggio il Colle del Nivolet è ancora innevato – sottolinea il Sindaco rivarolese Alberto Rostagno -,così abbiamo cambiato obiettivo e ci siamo rivolti al Tour de France, che si svolge a luglio".
"Nato nel 1922, è il parco più vecchio e conosciuto in Italia - ricorda Ezio Tuberosa, consigliere dell'ente Parco Nazionale Gran Paradiso, mostrando la spilla recante il simbolo dello stambecco -, situato per il 51 per cento su territorio valdostano e per il 49 per cento su territorio piemontese. E su 233mila parchi al mondo è tra i primi ventitre parchi nella Greenlist".
Entusiasta Nino Martinetto del Velodromo di San Francesco al Campo: "nel 2014 abbiamo mobilitato 45mila persone a Rivarolo, e questa è un'occasione maggiore per far conoscere il nostro territorio per il mondo".
L'unica nota riguarda le condizioni infrastrutturali. "Non si può far transitare il cicloturismo dal tunnel di Ceresole, sarebbe il momento giusto per trovare una soluzione" sottolinea Flavio Manavello, ricordando la raccolta firme che, circa quindici anni fa, non trovò risposta da parte delle istituzioni.
"Un tema che conosciamo ma che richiede una certa attenzione" ci va cauto il Vicesindaco delal Città Metropolitana Avetta, ribadendo piuttosto i venti milioni di euro spesi dalla Provincia negli anni passati, simboleggiati in ultimo dall'inaugurazione della circonvallazione di Fornolosa. "La Città Metropolitana - dice Avetta – farà la sua parte. Vogliamo puntare sul turismo ambientalistico ed il fatto che il canavese abbia avuto la capacità di ospitare due tappe del Giro d'Italia mi dà fiducia e speranza".
Tra i presenti il Sindaco di Agliè Marco Succio, e diversi amministratori comunali del territorio (tra cui Feletto, Ozegna, Bairo, Canischio), il Sindaco di Valsavaranche Giuseppe Dupont, il quale ha sottolineato che "la montagna non divide ma unisce", Claudio Succio del comitato per la tappa canavesana del Giro d'Italia dello scorso anno, nonché Franco Balbamion, conosciuto per essere l''ultimo italiano ad aver vinto il Giro d'Italia per due edizioni consecutive, nessun Pantani od altro ciclista che fino ad oggi abbia soffiato il record.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.