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13 Marzo 2015 - 10:27
S'era dimesso, all'indomani della dolorosa sconfitta elettorale, nel maggio 2014. Intenzionato a farsi da parte, lasciando spazio ai giovani della lista, e a seguire le vicende politiche e amministrative come spettatore. E Claudio Salanitro, ex Assessore alla cultura, c'era tra gli spettatori che martedì 10 febbraio hanno assistito all'ultimo Consiglio Comunale.
All'ordine del giorno due punti che han scatenato una rovente discussione, con tanto di pugni battuti sul tavolo da Cefaloni, attacchi di Zanusso all'ex Amministrazione (ed in particolare a Salanitro) al grido di "vergogna" e critiche dell'opposizione su "conflitti d'interessi": una variante urbanistica passata in Consiglio anziché in Giunta perchè il Sindaco Andrea Zanusso e l'assessore Marco Baudino sono anche i progettisti, ed un'interrogazione presentata dalla minoranza (Cefaloni, Peila e Vittone) sul repentino trasferimento della direzione didattica avvenuto sotto Natale.
Salanitro, tirato in ballo, ha deciso di rispondere, con una mail inviata alla nostra redazione. "Dire che è stato speso un milione di euro per la cittadella della cultura è una 'bufala' da tempo abusata da Andrea Zanusso – ribatte Salanitro – perché, per alzare al massimo possibile la cifra spesa dai precedenti amministratori che secondo lui dovrebbero vergognarsi, ha inserito anche il costo per l’acquisto del fabbricato di Vicolo Bianchetti. Ha però omesso di dire che l’acquisto risale al 2001. Infatti lo stabile, la cui proprietà era riconducibile per parentela diretta e affine all’allora Vicesindaco Sergio Algostino, era stato pagato 160milioni delle vecchie lire dall’amministrazione guidata da Giovanni Ellena, con la motivazione (obbligatoria nell’atto pubblico) 'da destinare ad uffici e direzione didattica della scuola elementare', e con la premessa, contenuta nello stesso atto, che l’immobile é confinante con il plesso scolastico. Algostino, quale 'parte interessata', uscì dal Consiglio Comunale (rif. D.C.C. n. 40 del 26 luglio 2001). Purtroppo invece, il fabbricato era confinante con il plesso scolastico solo da uno spigolo. Era quindi materialmente impossibile accedere direttamente alla scuola".
Salanitro torna alla carica anche sulla gestione dell'edilizia, cavallo di battaglia col quale, insieme all'ex Sindaco Massimo Arri, spodestò, "ai tempi", l'ex-ex Sindaco ed ingegner Giovanni Ellena, scomparso nel 2010. E riguardo alla variante urbanistica ribadisce, come ha già fatto il suo gruppo, che "la materia non è di competenza del Consiglio Comunale bensì della Giunta". Giunta che non può approvare, visto che due dei tre amministratori sono pure i progettisti della variante, e perciò per due volte la questione è stata portata in Consiglio Comunale. La prima volta è andata a buca (l’opposizione ha fatto mancare il numero legale, stante l'assenza di Giampaolo Verga della maggioranza). Nella seconda la votazione è andata a buon fine (presente Verga, e quindi garantito il numero legale anche senza la minoranza, uscita dall'aula anche in questo caso).
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