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17 Febbraio 2015 - 11:39
Ad Ozegna c'è ancora una maggioranza? Da tempo Andrea Nepote Fus ed Alberto Leonatti han preso le distanze dal Sindaco Enzo Francone. Rendendo evidente la spaccatura tra le due fazioni che hanno contribuito alla formazione della lista che vinse alle elezioni del 2011: da un lato una porzione della maggioranza che fino ad allora aveva sostenuto l'ex Sindaco Ivo Chiarabaglio (finito, da solo, all'opposizione), dall'altra la fazione dell'ex-ex Sindaco Claudio Nepote Fus, papà di Andrea.
Col risultato che l'approvazione di ogni atto sta diventando un terno al lotto per la presenza di una maggioranza (Francone, Berta, Cortese, Germano, Alice), di due gruppi di opposizione (Bartoli e Carpino da un lato, Chiarabaglio dall'altra) e del duo Nepote Fus-Leonatti. Stando alla matematica, Francone potrebbe cadere da un momento all'altro. Ma finora il pericolo non si è mai presentato, benché si stiano registrando votazioni che paiono cavalli imbizzarriti. Succede, per esempio, che Bartoli approvi a favore e Nepote e Leonatti si astengano. Come accaduto sul bilancio.
Prove in vista delle prossime elezioni? Probabile. Ozegna tornerà alle urne nella primavera 2016. E le alleanze potrebbero, evidentemente, rimescolarsi.
Francone non ha voluto nascondere l'evidenza della situazione, nell'ultimo Consiglio Comunale di dicembre. "Avevo anche pensato di dimettermi" ha confessato ai consiglieri. E con i due dissidenti ci è andato giù duro. "Vorrei chiedervi – si è rivolto innanzitutto il Sindaco ai due interpellanti - di evitare di continuare a chiedere cose per le quali avete avuto ampi riscontri per iscritto e per le quali vi ho sempre risposto senza tralasciare mai una virgola".
Poi l'affondo. E Francone è partito da lontano...
"Quando è terminata la gestione precedente del Palazzetto dello Sport - ha ricordato il Sindaco – nessuno dei consiglieri si è preoccupato di fare interpellanze per il mancato pagamento delle fatture e per il fatto che non sia stato possibile esercitare l'escussione della fideiussione.
Allora il locale si presentava disastrato ed indecente, c'era una forte perdita d'acqua che filtrava in cantina dai fori fatti per il passaggio dei tubi del distributore automatico di birra e vino. L'attrezzatura della cucina presentava parecchi problemi: l'affettatrice aveva il motore fuso, la lavastoviglie era fuori uso, la cucina a gas aveva un solo fuoco funzionante, c'erano problemi in cella frigo, il pavimento una volta ripulito pareva un altro, garage e cantina erano pieni di ogni tipo di immondizia, ed io e l'allora cantoniere abbiamo lavorato due mezze giornate per ammucchiare tutto all'esterno e siccome a quel tempo l'Asa non ritirava gli ingombranti, li abbiamo conferiti noi facendoli trasportare dall'Aib.
In quel contesto alla maggior parte degli amministratori comunali, del Palazzetto, non interessava nulla.
Al termine di questa gestione, durante il sopralluogo, non è emerso altro, a parte il problema dell'acqua, risolto gettando un po' di segatura, un foro nel muro ed un vetro rotto... Anzi, ho trovato le pareti esterne imbiancate e pulite, piastrelle bianche nella dispensa che prima non c'erano, ordine e cura. Sono rimasto soddisfatto.
Si era inoltre intervenuti sugli impianti elettrici non a norma, sul tubo di gas che passava nel garage, molto pericoloso, sulla tettoia esterna che era un misto di vetrocemento con lastre rotte e mal sistemate.
Adesso, facendo un parallelo tra le due gestioni, mi chiedo da dove venga fuori questo accanimento contro la mia Persona e la Giunta. Abbiamo una moltitudine di problemi da risolvere. Di sicuro è molto più facile criticare che impegnarsi in prima persona.
Dopo aver presentato tutte queste interpellanze, pur dichiarando di non voler uscire dalla maggioranza, Nepote Fus e Leonatti si sono astenuti sul bilancio, cosa a mio avviso molto grave. Dichiarano di stare in maggioranza ma si comportano come una minoranza.
Mi era venuta voglia di dare le dimissioni e di mandare tutti a casa. Poi ho avuto un ripensamento, dovuto al rispetto che dobbiamo ai nostri concittadini. Se siamo qui a portare avanti il programma è grazie al senso di responsabilità di Bartoli e Carpino che, anziché approfittare della ghiotta occasione di far cadere il Consiglio, hanno messo davanti a tutto l'interesse del paese e hanno capito che, pur con le difficoltà del momento, senza interessi personali, cercano con profondo impegno di portare avanti alcuni progetti (la ristrutturazione del Boarelli, l'installazione delle telecamere, la ristrutturazione della scuola primaria, forse l'illuminazione pubblica...). Senza chiedere nulla in cambio questi consiglieri di minoranza hanno in parte condiviso il nostro lavoro, avendo capito che le opere programmate sono importanti e necessarie per il nostro paese".
Infine Francone ha gettato il guanto di sfida: "tra un anno si potrà fare un bilancio di questa legislatura e vedremo chi si proporrà per il futuro, così magari avremo precise risposte a queste poco chiare prese di posizione che nulla hanno a che vedere con gli interessi pubblici di Ozegna".
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