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09 Febbraio 2015 - 17:12
Scuola
Archiviazione o rinvio a giudizio? Il Gip Giuseppe Salerno del Tribunale di Ivrea si esprimerà mercoledì prossimo sul caso delle due maestre del polo scolastico di Scarmagno, già sospese nell'autunno scorso, e denunciate da un nutrito gruppo di genitori, per maltrattamenti su minori. Le accuse sono quantomeno insolite: alle due insegnanti, entrambe over50, non sono contestate violenze di tipo fisico o verbale, ma comportamenti che il Pm ha bollato semplicemente come "inopportuni", tanto da chiedere con forza l'archiviazione.
In particolare una delle due usava farsi massaggiare il collo e le spalle dai bimbi. Ogni santo giorno. Dieci minuti a testa. Un po' per uno. Come hanno immortalato le fior fior di immagini estrapolate dalle telecamere, collocate dagli inquirenti nelle aule scolastiche. Non solo. Si sarebbe lasciata andare a commenti scostumati, chiedendo agli alunni di scrivere un tema in classe, pensando a chi avrebbero desiderato vedere morire per ultimo, o per primo, tra i propri familiari. Avrebbe affrontato anche il tema del sesso, usando termini come "ciupa ciupa" per illustrare il rapporto intimo tra i genitori dei piccoli oppure additando le "signorine" che praticano il mestiere più antico del mondo lungo le strade. L'altra avrebbe usato costantemente poco tatto, gettando verso i bimbi, seduti sui banchi, oggetti come gomme o quaderni, alzando il volume della voce in più occasioni.
Alla richiesta di archiviazione, ribadita dal Pm nell'udienza che si è tenuta lunedì scorso nell'aula Gip, si sono uniti ovviamente i legali delle due donne. Si sono opposti strenuamente, invece, i due avvocati Celere Spaziante e Marco Morelli, a cui si sono rivolti gli esausti genitori. "Ritieniamo che i comportamenti siano, assolutamente, penalmente rilevanti – sottolineano i legali - perché il turpiloquio ed il trattamento di temi quali morte ed il sesso comportano ripercussioni a livello psicologico, possono nuocere al processo di crescita dei piccoli. Pertanto riteniamo che si possa configurare appieno il reato di maltrattamenti".
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