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SAN MAURO. Due Ponti diventa "civica" e lancia la sfida a Dallolio

SAN MAURO. Due Ponti diventa "civica" e lancia la sfida a Dallolio
“Noi saremo l’alternativa al Partito Democratico e a Dallolio!”. Bene, è ufficiale, è iniziata la campagna elettorale. E paradossalmente la prima a partire dai blocchi è proprio la formazione che, tra tutte, sembrava avere più difficoltà a carburare. La nuova e neonata lista civica Due Ponti. Oggi, a distanza di poco più di un anno dalla nascita, dalla pancia dell'associazione culturale prende vita l’attesa e prevista lista civica che correrà alle elezioni del 2016.   Del contenitore civico fanno parte nomi pesanti e conosciuti, come Roberto Olivero e Riccardo Carosso, entrambi attualmente consiglieri comunali. Ci sono poi Fabrizio Dall’Omo, Walter Figus, Roberto Bruno, Paolo Marongiu. E sicuramente nei prossimi mesi altri si aggiungeranno ai primi pionieri.     “Noi saremo l’alternativa al Partito Democratico e a Dallolio”, dicevamo. O meglio: lo diceva Riccardo Carosso, nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista. Il che non vuol dire che i Due Ponti saranno l’unica alternativa al centrosinistra. “Tutti coloro che si posizioneranno in posizione di netto contrasto con il Pd avranno la nostra attenzione. Li ascolteremo e decideremo, sulla base dei programmi, con chi si potrà condividere il percorso in vista delle elezioni”. Lista non dichiaratamente schierata sullo scacchiere, i Due Ponti si collocano inevitabilmente all’interno del centrodestra. Non foss’altro per i trascorsi dei singoli che ne fanno parte: quasi tutti, più o meno convintamente, ex piddiellini. “Non rinnego il mio passato, anzi ne vado fiero - commenta infatti Riccardo Carosso -. Definire oggi centrosinistra o centrodestra è difficile, ma nessuno di noi ha intenzione di rinnegare il proprio percorso”. Una risposta chiara. Se voi lettori non vedete l’ora che a San Mauro si celebrino nozze gay e si accolga a braccia aperte l’eutanasia, forse fareste meglio a mettere la vostra crocetta da un’altra parte. Ma tanto, si sa, a livello locale i colori e le distinzioni ideologiche tendono sempre a “stingersi”. E, come dice Dall’Omo, “chi vuole parlare con noi parli di San Mauro, non di politica nazionale”.     Già, ma i Due Ponti come amministrerebbero San Mauro, se dovessero vincere? Per ora bisogna accontentarsi delle linee generali del progetto: “L’obiettivo principale è quello di riproporre a San Mauro un nuovo modo di fare politica, recuperando un rapporto stretto e diretto con la cittadinanza” spiegano i «duepontisti». “In molti ci stanno interpellando chiedendoci un impegno in prima fila - spiega Carosso -. Abbiamo colto questo messaggio che arriva dalla cittadinanza e abbiamo scelto di metterci in gioco. Senza presunzione, anche se sappiamo il ‘peso’ che possiamo avere in questa campagna elettorale”. Un “peso”, seppur misurato in maniera molto rozza, potrebbero essere quelle (quasi) 1500 firme raccolte dall'associazione Due Ponti per chiedere l’uscita da Seta. Approposito: l’associazione culturale non scomparirà. Resterà viva e attiva, in parallelo alla lista civica.        
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