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RIVAROLO. Lettera di patronage. Tutti si dissociano tranne Zucco Chinà. Rosboch: "la passata amministrazione chieda scusa"

RIVAROLO. Lettera di patronage. Tutti si dissociano tranne Zucco Chinà. Rosboch: "la passata amministrazione chieda scusa"

Si sono dissociati tutti. Dal primo all'ultimo. Dal Presidente del Consiglio comunale Domenico Rosboch all'ex Vicesindaco di Fabrizio Bertot, Renato Navone. Tutti tranne uno: Martino Zucco Chinà. Lui si è astenuto, nonostante gli inviti del Sindaco Alberto Rostagno a prendere, tutti, insieme, le distanze dalla cosiddetta “lettera di patronage forte”, fulcro delle motivazioni con cui il Tribunale di Bologna ha condannato il Comune al pagamento di oltre un milione di euro per le rate di leasing mai pagate da Rivarolo Futura alla Locat (società del gruppo Unicredit), per l'utilizzo del Vallususa. Il voto è stato espresso, in forma palese, ieri sera, al termine di una Commissione Bilancio durata circa due ore. 

Zucco ha avanzato due richieste. La prima: “mettere a disposizione dei consiglieri la lettera di patronage”, ed “avere un preciso prospetto amministrativo alla fine del mandato di Gaetano, di quello breve di Bollero, e di quello forzatamente chiuso di Bertot”. “Diamo un peso alle cose e ai termini – ha motivato - : patronage forte è un'interpretazione”. Poi ha snocciolato tutte le attenuanti del caso. “La lettera – ha proseguito – è stata scritta nel 2006 quando, se vogliamo contestualizzare, le condizioni economiche e di sviluppo della città erano ben altre. Nel 2006, il calcio italiano era ai vertici, perché avevamo vinto il campionato del mondo. Oggi è diverso. Non voglio fare l'avvocato di Bertot, che ne avrà centomila in questo caso, ma riportare le cose a quel che sono. E visionare i prospetti dei precedenti mandati perché si possa dimostrare che c'era stata una cautela amministrativa già ai tempi”.

Tanto è bastato a scatenare la reazione del Vicesindaco Edoardo Gaetano (“non mi sento di condividere la tesi sull'oculatezza di Bertot: è stato azzardato firmare un documento del genere”), ma soprattutto l'ira del Presidente del Consiglio Domenico RosbochBisogna avere tanto coraggio, ed essere arditi – s'è alzato in piedi quest'ultimo – per difendere un'Amministrazione del genere. Possiamo fare tutta la filosofia politica che vogliamo, ma questi sono i fatti. Gli amministratori comunali dovrebbero chiedere scusa, invece di difendere quelle scelte, di parlare di interpretazioni. Già Bertot parlava di interpretazioni, nel 2010, quando lui negava l'esistenza della lettera mentre io, allora esponente della minoranza, l'avevo mostrata in Consiglio, e mi stupisco che Zucco dica di non averla letta. Noi faremo tutto il possibile per rivalerci su Bertot, sull'ex Giunta e sul cda di Rivarolo Futura”.

 La lettera è stata presentata e letta ufficialmente dal Sindaco Alberto Rostagno, ed allegata al verbale della seduta:

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