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ROMANO Alla sbarra per calunnia il titolare del Drop In

ROMANO Alla sbarra per calunnia il titolare del Drop In

tribunale

Si trova alla sbarra con l'accusa di calunnia Mariano Gianina, titolare del conosciuto bar “Drop In” di Romano Canavese. Aveva denunciato due carabinieri, sostenendo che avessero redatto un verbale falso quando, la mattina presto del 22 ottobre 2010, lo avevano beccato alla guida di un'auto, nonostante gli fosse stata già da tempo tolta la patente.

L'altra settimana è cominciato il processo a carico del barista, difeso dall'avvocato Manuel Peretti, di fronte al giudice Morello. Sono stati sentiti i due agenti, che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Celere Spaziante.“Stavamo svolgendo un normale controllo – ha riferito uno dei due -. Quando abbiamo incrociato una Citroen Xara Picasso. A bordo c'era Gianina, già noto, sapevamo che gli era stata ritirata la patente. Non abbiamo potuto fermarlo subito, perché ci trovavamo all'incrocio di via Sant'Isidoro. Abbiamo aspettato di poter fare manovra e ci siamo diretti al bar. Era sceso e stava entrando”. Gianina si era subito giustificato: “mi sono messo al volante soltanto un attimo, per portare l'auto a mia sorella che me l'ha chiesta, ho fatto solo cento metri”. 

I Carabinieri avevano chiesto i documenti e redatto il verbale. Ma qualche giorno dopo Gianina aveva presentato querela. Dal momento che non era stato fermato, sostiene, in sostanza, i Carabinieri non potevano dire che ci fosse davvero lui alla guida. Gli avventori non hanno saputo dare indicazioni sugli avvenimenti di quella mattina, una come tante altre. Hanno riferito soltanto che Gianina si dava il cambio con le sue due sorelle e che la Citroen apparteneva in effetti ad una delle due. Il processo è stato rinviato a marzo.

 
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