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La TNT fa i bagagli, se ne andrà a Torino

La TNT fa i bagagli, se ne andrà a Torino

I dipendenti Tnt in sciopero

Da mesi si attendevano buone notizie, ora invece arriva l'ennesima mazzata. Tnt lascia San Mauro e si trasferisce a Torino. La notizia non è ancora “ufficialissima”, ma nei corridoi dell'azienda di logistica si vocifera che la voce sia già certa. Addio Pescarito, dunque: la sede di corso Lombardia chiuderà i battenti. Baracca e burattini verranno trasferiti in corso Giulio Cesare 290, presso l'edificio che era l'ex sede Inps di Torino Nord. Quell'edificio vecchio e fatiscente?, chiederete voi. Sì, proprio quello.   Sulle tempistiche non si sa ancora nulla. La direzione generale Tnt Express probabilmente ha già deciso, ma per ora resta abbottonata. Potrebbe essere tra un mese come tra un anno. Qualcosina, invece, è trapelato sulle motivazioni che hanno spinto l'azienda a prendere questa direzione. “Risparmiare sui costi di gestione della struttura”, pare sia questo l'obiettivo principale. Quasi che traslocare un'intera sede, con tutti i suoi macchinari e le sue attrezzature, non comporti alcuna spesa. Non essendoci ancora nulla di certo, si possono formulare solamente ipotesi su quello che sarà il futuro. Da alcune indiscrezioni, pare che nella nuova sede di corso Giulio Cesare saranno trasferite poco più di 200 persone, meno della metà di quelle attualmente impiegate. Per tutte le altre, nulla più che un semplice “accompagnamento in uscita per la ricollocazione sul mercato del lavoro”. Tradotto: nulla.   Oltre che sui lavoratori (rassicurati dall'azienda che garantisce: la nuova sede è a soli 5 km dalla vecchia) questa decisione si ripercuoterà pesantemente su San Mauro. Con un Pescarito già in ginocchio, la “fuga” di Tnt potrebbe rappresentare il colpo di grazia. L'ennesimo colosso che lascia l'area industriale sanmaurese. Duro l'assessore al lavoro Reymondet: “Se effettivamente, come pare, Tnt dovesse confermare questa decisione, l'amministrazione chiederebbe immediati chiarimenti in un incontro  – dice, in accordo col sindaco Dallolio –. Si tratta di una decisione che certo non può farci piacere. L'impressione è che non si stia facendo nulla per salvare i lavoratori, ma anzi si tenti di delocalizzare il più possibile”.   [caption id="attachment_10929" align="alignleft" width="300"]La nuova ipotetica sede TNT La nuova ipotetica sede TNT[/caption] Negativo anche il commento di uno dei dipendenti Tnt, Luca Podio. “Non abbiamo preso bene questa notizia – commenta –, spostarsi a Torino significherebbe in primis togliere forza lavoro e possibilità di crescita a una zona, come quella di Pescarito, già fortemente maltrattata. E poi, si tratta pur sempre di un'area industriale, molto comoda dal punto di vista logistico. Comunque, attendiamo informazioni più certe”. Inevitabile, in questo momento, rimandare i giudizi a quando la notizia diverrà ufficiale, a quando sarà chiaro quando avverrà il trasferimento, a quando saranno confermati i motivi della decisione. Per ora, restano solo tanti dubbi. Su tutti, quello che Tnt abbia già smesso da tempo di “investire” sull’Italia e su San Mauro. Che tutto questo, insomma, sia una sorta di inutile accanimento terapeutico. L’orizzonte polacco incombe.
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