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IVREA. Affittava area mercato a due persone diverse. Teste: "fui io a falsificare l'atto"

IVREA. Affittava area mercato a due persone diverse. Teste: "fui io a falsificare l'atto"

tribunale

Affittava il posto nell’area mercatale a due persone diverse, contemporaneamente. Questo, almeno, è risultato agli occhi increduli dei dipendenti dell’Ivrea Parcheggi che nel novembre del 2007 si erano ritrovati tra le mani due atti notarili identici: stessa data, stessa formulazione, stessa firma, cambiavano soltanto i nominativi dei due assegnatari. C’era puzza di bruciato… così l’Ivrea Parcheggi aveva segnalato il doppione sospetto prima all’ufficio commercio del Comune di Ivrea, addetto al rilascio delle autorizzazioni alle attività di commercio su area pubblica, e poi alla Polizia Municipale per svolgere gli opportuni accertamenti. Nei guai è finito l’eporediese Antonio Foresta. Difeso dall’avvocato Ferdinando Ferrero, si trova imputato per il reato di falso di fronte al giudice Claudia Colangelo del Tribunale di Ivrea.

I due agenti della Polizia Municipale, Danilo Caretto e Silvia Pain, ed il dipendente dell’Ivrea Parcheggi, Carmine Larosa, che si accorse per primo dell’anomalia rilevata durante la spunta mercatale presso l’area di via Circonvallazione hanno raccontato i controlli eseguiti. Nel rogito notarile del maggio 2006, riconosciuto come l’originale, risultava un affittuario diverso rispetto alla situazione effettiva, emersa durante il controllo: il posto risultava occupato da Paola Catapano, indicata come affittuaria nell’atto risultato falso.

La stessa Catapano, però, interrogata lunedì scorso, ha scagionato Foresta. “Ho fatto delle fotocopie all'insaputa di Foresta – ha raccontato – e le ho modificate, perchè non avevo la possibilità di tirare fuori una certa somma per pagare il plateatico. Sono andata a casa, ho detto a mio marito che volevo fare questa cosa e poi ho restituito la copia originale”. Catapano ha ammesso di aver mostrato quella falsa fotocopia ai vigili. “Per non andare dal notaio a farmi fare il contratto, non avevo i soldi”, ha ribadito. Foresta era caduto dal pero, vedendosi arrivare soltanto dopo a casa le notifiche degli atti giudiziari. “Lui non ne sapeva nulla – ha aggiunto Catapano -, ora lo sa...”. Il processo è stato rinviato all'aprile 2015 e forse finalmente, per Foresta, potrà finire questo fastidioso grattacapo.

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