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VENARIA. Fabio Giulivi e la voglia di "Primavera venariese"

VENARIA. Fabio Giulivi e la voglia di "Primavera venariese"

VENARIA Municipio

Il clima d'incertezza politico che regna nel centrodestra da mesi sta portando storici esponenti di questa area ad uscire allo scoperto, ad “istigare” i dirigenti dei vari partiti a fare i primi passi e ad esternare quale possa essere il candidato sindaco ideale per creare una vera e propria coalizione e quali possano essere gli uomini e le donne dai quali ripartire per l'avventura amministrativa del 2015. Ed è forse per questo motivo che il primo a scrivere un poema su Facebook sia stato Fabio Giulivi, per anni dirigente di An e del Popolo della Libertà ed ora componente attiva di Fratelli d'Italia- Alleanza Nazionale. E Giulivi ha voglia di “primavera venariese”, così come traspare dal lungo messaggio: “La nostra città sta attraversando un periodo difficile sotto molti punti di vista. Una crisi infinita che pesa sulla situazione economica delle nostre famiglie e che sta mettendo a dura prova la tenuta sociale. I politici venariesi, invece di mettere in campo soluzioni per cercare di accompagnare i cittadini fuori da questo pantano, hanno trascorso gli ultimi anni a litigare tra di loro. Mentre fuori la casa bruciava loro si dedicavano a litigare per chi doveva tenersi il centrino sgualcito della nonna appoggiato sul divano, dimostrando una lontananza siderale dai reali interessi del cittadino. Ora della casa rimangono solo dei monconi fumanti, la giunta Catania è stata spazzata via dalle sue troppe contraddizioni ed un Commissario prefettizio si occuperà dell’ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni amministrative”. E non mancano le stoccate verso i papabili candidati, “che da 25 anni sono presenti, chi più, chi meno, in consiglio comunale. Come fosse una cosa loro. Perché questa per i venariesi è una città rossa e non si riesce a pensarla diversamente. Almeno fino ad oggi”. Di qui la decisione di spingere verso la “nuova generazione fatta di ventenni, trentenni, quarantenni che qualcosa da dire lo hanno ma soprattutto hanno molta voglia di fare. Proviamo per una dannata volta a mettere alla prova qualcuno che abbia un’idea nuova e diversa rispetto al pensiero dominante in città. Responsabilizziamo chi oggi ha vissuto la politica solo come eterna opposizione per testare se qualcosa di buono per davvero c’è oltre alle chiacchiere”. I nomi? Da Alessandro Benvenuto, primo consigliere regionale della storia di Venaria ed in quota Lega Nord, ad Andrea Cerutti che guida il movimento di Salvini nella Reale. Senza dimenticare lui, il vero candidato – per come si può capire tra le righe – di Giulivi: Pino Capogna, ancora oggi senza una “casa” ma che alla fine potrebbe davvero essere lui il nome che compatterà tutto il centrodestra, sempre che Forza Italia non indichi un altro candidato. E come “fedeli scudieri” per questa nuova primavera venariese ci sono anche loro, Tiziana Nocerino (centrodestra non meglio speficicato) e Andrea Carlomagno (FdI). Questo perché “ripartire dai giovani per ridare una speranza. Ripartire dai giovani per una nuova primavera venariese, che sappia risvegliare anche coloro che per stanchezza e rassegnazione sostengono che la partita sia già chiusa e nemmeno da giocare. Una primavera venariese che ci faccia uscire dalle secche di un inverno lungo 25 anni”.    
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