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04 Novembre 2014 - 15:45
PALAZZO GIUSIANA
Tre in uno. Le sedi di Chivasso e Ciriè sono state chiuse e fatte confluire a Ivrea. Il Tribunale si è ingigantito. Ma il personale è rimasto lo stesso, tra iniezioni di nuovi magistrati a singhiozzo, malgrado le promesse scritte sulla carta di un'implementazione in tempi rapidi, e cancellerie ridotte all'osso, anche perchè la maggior parte del personale di ciriacese e chivassese, potendo scegliere, ha preferito confluire nella più comoda e vicina sede di Torino.
Con il risultato che le cause civili sono triplicate, passando da 3900 ad oltre 10mila, e, nel penale, tanti processi sono satti rinviati di oltre un anno, per riuscire a diluire i corposi fascicoli.
Se questa è la logica del risparmio, sotto le rossi torri l'accorpamento imposto dal Ministero rischia di provocare più disagi che vantaggi. A denunciare la situazione di caos, che si è venuta a creare da dopo l'estate, in seguito al "trasloco", sono gli "addetti ai lavori", chi, dalla Procura all'Ordine degli Avvocati ai dipendenti statali, ogni giorno frequenta Palazzo Giusiana.
Nei giorni scorsi il presidente del tribunale Carlo Maria Garbellotto, il Procuratore capo Giuseppe Ferrando e il presidente dell’ordine degli avvocati Mario Benni, hanno chiesto un incontro urgente a Roma, presso il Ministero di Giustizia, per affrontare i problemi direttamente con il responsabile del Dipartimento che si occupa del personale.
"Il Premier Matteo Renzi – spiega Mario Benni – ha annunciato che entro sei mesi il ministero assumerà un migliaio di persone e favorirà la mobilità esterna (per esempio da Provincia, Comuni, forze armate). Ci recheremo a Roma per chiedere che queste decisioni permettano di rimpolpare l'organico presso il Tribunale di Ivrea".
Ammettendo che i sei mesi non si trasformino i seimila, come i famosi cento giorni si stan trasformando in mille, significa per il momento che il Tribunale di Ivrea dovrà fare salti mortali, sopperendo alle necessità nel modo più efficiente possibile.
"Grazie al personale che col suo impegno sta facendo miracoli – sottolinea Benni – ma è chiaro che questo sacrificio non può continuare a lungo".
I numeri parlano chiaramente: su 58 amministrativi previsti nel progetto di accorpamento, oggi ce ne sono soltanto 38, così come ci sono 3 funzionari sui 14 prospettati, 9 cancellieri su 13 e 19 assistenti su 24. I magistrati non se la passano meglio. Su una pianta di diciotto giudici, anche con i nuovi ingressi dei mesi scorsi, ce ne sono ancora solo dieci.
Una situazione che il Presidente Garbellotto aveva denunciato già in occasione dell'inugurazione della nuova sede: "siamo ad Ivrea in un rapporto di un magistrato per 28600 persone, decisamente sproporzionato rispetto a Torino dove c'è un magistrato ogni 10mila persone".
Intanto procedono i lavori per il trasferimento degli uffici aldilà della Dora Baltea. Si spera che il trasloco possa avvenire dopo le vacanze natalizie.
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