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FELETTO. Sferra un pugno all'addetto che installa le luci di Natale, alla sbarra

FELETTO. Sferra un pugno all'addetto che installa le luci di Natale, alla sbarra

Sfarra un pugno all'addetto di una ditta che, nel 2011, era semplicemente intento ad installare le luci di Natale sulla Piazza di Feletto. Colpevole soltanto, quest'ultimo, d'aver chiesto la cortesia di spostare una macchina, per riuscire a terminare il lavoro. Così Francesco Bellandi, pluripregiudicato di Feletto, è finito un'altra volta imputato, presso il Tribunale di Ivrea, e in questo caso con l'accusa di lesioni nei confronti di Dario Toscana.

I fatti sono stati ricostruiti in aula, l'altra settimana, attraverso le testimonianza dei Carabinieri, intervenuti sul posto, in seguito alla chiamata della vittima. "Conoscevamo Bellandi perchè all'epoca era sottoposto a misure cautelari – ha raccontato, di frontte al giudice Claudia Colangelo, uno dei Carabinieri della Stazione di Rivarolo – con l'obbligo di rientrare in casa alle ore 22. Avevo riconosciuto Bellandi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza del Comune, perchè il fatto è successo proprio di fronte al Palazzo Municipale".

Quel tardo pomeriggio del 9 novembre 2011, l'addetto, Dario Toscana, stava effettuando dei lavori sull'illuminazione pubblica, per un'imminente festa natalizia. La presenza di un mezzo, tuttavia, una Fiat Punto grigia, lo ostacolava nel terminare la posa. "Io sono Bellandi" aveva risposto l'imputato di fronte alla richiesta di spostare l'auto di qualche metro. Subito dopo un pugno. Sul posto erano presenti i rispettivi figli, Amos Toscana e Matteo Galuzzi Bellandi. Il processo è stato rinviato al 23 febbraio 2015 per la discussione.

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