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CUORGNÈ. Riapertura del Pronto Soccorso: il sindaco di Pont scrive all’assessore alla Sanità Icardi

La notizia è dei giorni scorsi: il Pronto Soccorso di Cuorgnè non riapre, malgrado l’emergenza Covid sia terminata (almeno per il momento) e l’ospedale sia tornato alle sue normali funzioni. Non riapre per mancanza di personale. 

Com’è ovvio questa notizia ha creato molto malumore e provocato proteste da parte dei cittadini e degli amministratori locali. Venerdì 2 luglio il  sindaco di Pont Bruno Riva ha scritto all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi una lettera concisa ed accorata, che riassume in poche righe quale sia la posta in gioco. L’ha anche inviata “per conoscenza” al direttore generale dell’ASL TO4 Stefano Scarpetta ed al Comune di Cuorgnè. 

Questo il testo della missiva.

La richiesta per la imminente riapertura del presidio del Pronto Soccorso di Cuorgnè non è  e non deve passare nè come presunzione territoriale nè tanto meno come campanilismo.

La necessità di riavere l’attività del pronto soccorso di Cuorgnè, per Pont Canavese e soprattutto per le Valli Orco e Soana, significa “vita”.

Vita intesa come nel vero senso del termine, in virtù della distanza fisica dei nostri paesi rispetto alla posizione strategica che riveste Cuorgnè.

In molti casi, anche solo due chilometri in più o dieci minuti in più, possono determinare e compromettere l’esito della salute e della vita di un essere umano.

Qui non si tratta di politica o di partiti a nessun livello. Qui si parla di vita. E la vita è di tutti indistintamente.

Seccamente, senza fronzoli e con un “per favore”: fate in fretta! Riapriamo nei tempi più rapidi possibili, il Pronto Soccorso di Cuorgnè, cercando di potenziare questo presidio di territorio per noi fondamentale.

Cordiali saluti”.

Il sindaco Bruno Riva

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