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CUORGNÈ. L’ordine del giorno contro GTT

CUORGNÈ. L’ordine del giorno contro GTT

Nel documento votato dal consiglio comunale di Cuorgnè si richiama la situazione fallimentare del trasporto pubblico canavesano ricordando come  la Linea 1 del Servizio Ferroviario Metropolitano Chieri-Torino-Rivarolo-Pont Canavese (SFM1) dal 2012 al 2016 si fosse “progressivamente affermata quale principale linea di forza del trasporto pubblico fra il Chierese e Torino e fra il Canavese e Torino. Da anni a Torino si attuano restrizioni al traffico autoveicolare  privato attuando il Programma di Risanamento della Qualità dell’Aria nel Bacino Padano ed a queste restrizioni si dovrebbe accompagnare un trasporto pubblico più efficiente e capiente, considerato che il treno rappresenta il mezzo di trasporto più  veloce, confortevole, conveniente, sicuro e sostenibile specie in ambito metropolitano”. Cos’accade invece sulla linea Chieri-Torino-Rivarolo-Pont, gestita finora dalla GTT e che dal prossimo 6 dicembre dovrebbe passare a Trenitalia? “Dagli ultimi mesi del 2016 – prosegue il comunicato - in conseguenza di forti carenze infrastrutturali (mancanza dei più moderni sistemi di sicurezza, passaggi a livello malfunzionanti) e della difficile situazione finanziaria-gestionale del GTT, il SFM1 ha subito un progressivo pesante decadimento, con frequenti cancellazioni di corse, forti ritardi di orario, ridotto confort di viaggio (forte affollamento e servizi igienici cronicamente non funzionanti) a causa materiale rotabile non adeguatamente manutenuto”. Il Rapporto “Pendolaria” di Legambiente da due anni colloca questa linea ferroviaria fra le 10 peggiori d’Italia. Il decadimento del servizio ha causato “pesanti disagi, specialmente a lavoratori e studenti, con perdita di ore di lavoro e di stipendio, di ore di scuola; di coincidenze con altri treni”. Ovvio che si sia creata una disaffezione degli utenti, con una diminuzione dei viaggiatori che in alcune corse è arrivata al 50% vanificando gli sforzi fatti per promuovere la Mobilità  Sostenibile. Dai primi giorni di dicembre è previsto il passaggio dell’intero SFM1 da GTT a Trenitalia, società che ha vinto la gara per tutte le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano Torinese ma per il passaggio operativo occorrerà attendere fino al 2021. Nel frattempo, a partire dal 1 dicembre, scatterà un aumento tariffario! Così aveva deciso in ottobre L’Agenzia per la Mobilità Piemontese. “Aumento – sottolinea il documento - “che risulta particolarmente stridente con il livello di servizio offerto”. Con quest’ordine del giorno il Consiglio Comunale di Cuorgnè (così come faranno prevedibilmente gli altri comuni interessati) chiede la convocazione urgente di un tavolo di confronto fra i Comuni, Trenitalia Piemonte (per la parte esercizio commerciale) e RFI-Rete Ferroviaria Italiana-Direzione Territoriale Produzione Torino (per la parte infrastruttura)per chiarire la situazione e le tempistiche degli interventi programmati per il passaggio operativo alla gestione Trenitalia. Chiede inoltre di portare la velocità massima da 50 a 70 km orari sulla tratta Settimo-Rivarolo-Pont in seguito alle autorizzazioni di sicurezza ANSF; l’adeguamento del nodo di Settimo; l’installazione del sistema di sicurezza SCMT sulla tratta Settimo-Rivarolo-Pont; la manutenzione/upgrading/soppressione dei Passaggi a Livello; l’elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont”.

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