Cerca

BORGO SAN DALMAZZO. Libia: preoccupazione a casa Cacace, angoscia per le sorti del rapito

Notte di angoscia a villa Primula, la casa a due piani di Borgo San Dalmazzo dove vive la famiglia di Bruno Cacace, uno dei due italiani rapiti ieri in Libia. "Potete immaginare come mi sento, non so neanche più come mi chiamo", dice la sorella del tecnico sequestrato, Ileana Cacace, visibilmente provata.

Nell'abitazione ci sono anche l'anziana madre, Maria Margherita Forneris e il fratello gemello del tecnico della Con.I.Cos., Claudio.

"Il loro dolore è il nostro", dice il sindaco del paese, Gian Paolo Beretta, che questa mattina si è recato di buon ora a far visita alla famiglia Cacace. "Conosco bene Bruno e tutti i suoi parenti - aggiunge il primo cittadino -. Siamo una piccola comunità e ci conosciamo tutti. Bruno lavora in Libia da molti anni, conosce la lingua e la cultura di quei posti e spero che questo l'aiuti a tornare presto".

"La situazione è molto delicata, la Farnesina ha chiesto alla famiglia il massimo riserbo". Così il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta, che questa mattina ha fatto visita alla famiglia di Bruno Cacace, uno dei due italiani rapiti in Libia. "C'è grande preoccupazione per le sorti di Bruno, la sua famiglia è molto scossa, come lo è tutta la comunità di Borgo San Dalmazzo - aggiunge il primo cittadino -. Altro non possiamo dirlo, speriamo soltanto di avere presto notizie positive".

"La Con.I.Cos. è un'azienda conosciuta e stimata, abbiamo tentato di metterci in contatto con i suoi vertici per esprimere tutta la preoccupazione della nostra comunità per i suoi tecnici rapiti in Libia". Lo afferma il sindaco di Mondovì, Stefano Viglione.

"Al momento - aggiunge il primo cittadino - non siamo riusciti a parlare con nessuno, ma è comprensibile dato il terribile momento che stanno vivendo".

La Con.I.Cos ha realizzato anche in provincia di Cuneo, dove ha sede, importanti opere. Tra queste la tangenziale di Mondovì e la funicolare che da Mondovì Breo porta a Piazza, la parte alta della città, con un percorso di circa 6 minuti. "Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle famiglie dei due italiani rapiti e ai colleghi - conclude il sindaco Viglione - e ci auguriamo di ricevere al più presto notizie positive sulla loro sorte".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori