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CUNEO. Nizza: Piasco piange Carla Gaveglio, destino troppo crudele

"La speranza di ritrovarla in vita non è mai venuta meno fino alla conferma del decesso".

Roberto Ponte, sindaco di Piasco, commenta così la notizia della morte di Carla Gaveglio, la casalinga di 48 anni residente nel paese all'imbocco della Valle Varaita, in provincia di Cuneo, dispersa nell'attentato dello scorso 14 luglio a Nizza.

"Sono in contatto con il marito, Pietro Massardi - continua il primo cittadino -; è stato lui, questa mattina, a confermarmi al telefono che la donna è stata identificata tra le vittime.

Ora ci mettiamo a disposizione per aiutare la famiglia nelle pratiche per riportare a casa la salma".

Pietro Massardi, vetrinista, originario di Revello, nel Saluzzese, è molto conosciuto nella zona per la propria attività. La famiglia frequentava regolarmente Nizza dal 1997, quando aveva acquistato un alloggio per trascorrere le vacanze in Costa Azzurra.

"Una persona semplice e di cuore che da anni aiutava la parrocchia", dice il parroco di Piasco, don Franco Ribotta, della donna, che era anche volontaria della Croce Rossa. "Ci siamo aggrappati tutti alla speranza di poterla riabbracciare qui a Piasco - commenta Barbara Rinaudo, un'amica di famiglia - ma purtroppo il destino è stato crudele , troppo crudele...". 

E' stato Piero Massadri a comunicare alla figlioletta Matilde, di 14 anni, ancora ricoverata in ospedale, che la mamma Carla Gaveglio è morta. E' avvenuto questa mattina alla presenza dell'ambasciatore italiano in Francia, Giandomenico Magliano. "Ho parlato con la ragazza e sta reagendo", ha detto il console generale Serena Lippi, sottolineando "la prova di grande compostezza di tutte le famiglie coinvolte nella strage".

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