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CUNEO. Rapina a furgone portavalori, arrestati erano pregiudicati

CUNEO. Rapina a furgone portavalori, arrestati erano pregiudicati

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Devono rispondere delle accuse di rapina aggravata dall'uso di arma clandestina, sequestro di persona, detenzione di munizionamento illecito e lesioni personali i tre banditi che venerdì scorso ha assaltato a Villafalletto, nel Cuneese, un furgone destinato alla raccolta degli incassi dei videopoker.

In manette sono finiti Davide Beccaria, 43 anni, Antonio Garofalo, 46 anni, e il figli di quest'ultimo, Ciro, di 24 anni.

La banda aveva affiancato e bloccato il furgone alla periferica di Villafalletto, sequestrando il mezzo e l'autista fino ad una zona di campagna dove ha svuotato con calma la cassaforte. Un bottino di 11 mila euro raccolti tra e slot machine, videopoker e macchinette "cambia monete" di alcuni esercizi commerciali del Cunese.

A dare l'allarme era stato l'autista del furgone, dopo essere stato liberato Fondamentale per il rapido sviluppo delle indagini è stato il riconoscimento dell'auto utilizzata dalla banda, una Volvo scura, segnalata in mattinata da un cittadino perché "abbandonata" in un luogo sospetto, nel saviglianese. La stessa auto era stata notata anche da una pattuglia dei carabinieri a Levaldigi, poche ore dopo.

A quel punto è stato semplice risalire agli autori del colpo, bloccati nelle loro abitazioni dai carabinieri di Savigliano.

Con sé avevano ancora una pistola calibro 38 utilizzata durante la rapina, le maschere usate per travisare il volto e altre armi giocattolo. Tutti e tre sono pregiudicati. Ciro Garofalo era tra l'altro autore di una rapina, nel 2012, ai danni di un esercizio commerciale a Genola, nel Saviglianese, durante la quale vennero esplosi alcuni colpi di pistola in aria.

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