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Cronaca

Maxi sequestro di botti di Capodanno. Un arresto a Trofarello

Quasi 120 chili di artifizi illegali nascosti in una cantina condominiale: intervento della Polizia di Stato e del Nucleo Artificieri, scatta l’arresto di un 28enne

arresto

arresto (foto d'archivio)

Prosegue senza sosta, anche nel mese di dicembre, l’attività della Polizia di Stato nella provincia di Torino contro il commercio abusivo e la detenzione illegale di artifizi pirotecnici, un fenomeno che ogni anno, con l’avvicinarsi delle festività di fine anno, rappresenta un serio rischio per la sicurezza pubblica.

L’operazione che ha portato all’arresto di un uomo di 28 anni residente a Trofarello nasce da una mirata attività di indagine condotta dalla Divisione P.A.S. della Questura di Torino. Gli investigatori hanno notato un sospetto e continuo via vai di pacchi diretti verso un’abitazione del comune alle porte del capoluogo torinese, circostanza che ha fatto scattare ulteriori accertamenti.

Quando i poliziotti sono intervenuti sul posto, la perquisizione ha portato alla scoperta di un vero e proprio deposito clandestino di materiale esplodente. All’interno di una cantina condominiale è stata rinvenuta una quantità impressionante di botti artigianali, per la maggior parte costituiti da potenti “bombe carta”, stoccati senza alcuna misura di sicurezza. Un accumulo che, per potenza e per il concreto rischio di una deflagrazione a catena – la cosiddetta “esplosione per simpatia” – avrebbe potuto provocare conseguenze gravissime per l’incolumità degli abitanti dell’intero stabile.

Vista l’estrema pericolosità del materiale sequestrato, è stato richiesto l’intervento del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, che ha proceduto all’analisi tecnica di alcuni artifizi, esaminati a campione. Tra questi sono stati individuati anche “candelotti” e “cipolle”, manufatti notoriamente ad alto potenziale distruttivo. In diversi casi, la micidialità degli ordigni risultava ulteriormente amplificata dall’impiego di plastica dura per la chiusura delle estremità o addirittura per il contenimento integrale dell’esplosivo, una soluzione che aumenta in modo significativo la capacità lesiva in caso di detonazione.

Il bilancio finale del sequestro parla chiaro: quasi 120 chilogrammi di artifizi pirotecnici, contenenti miscele altamente esplosive, in particolare la cosiddetta “polvere flash”, una delle più pericolose nel panorama degli esplosivi artigianali. Alla luce della enorme quantità di materiale rinvenuto, della sua pericolosità intrinseca e delle modalità di detenzione, per il ventottenne è scattato l’arresto. L’uomo è stato inoltre denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di ricettazione e commercio abusivo di materiali esplodenti.

L’arresto è stato successivamente convalidato. Il procedimento penale si trova ora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dall’ordinamento, vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato fino a eventuale sentenza definitiva.

Un’operazione che conferma l’attenzione delle forze dell’ordine su un fenomeno tutt’altro che marginale e che, soprattutto in periodi come quello delle festività, può trasformarsi in una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini.

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