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Cronaca

Turista di 52 anni disperso a Oulx: ricerche senza sosta nella frazione Beaulard. Era uscito per una camminata

Scomparso dal 30 dicembre: moglie dà l’allarme, telefono muto dalle 5; impegnati vigili del fuoco e carabinieri

Scappano dai carabinieri e si schiantano contro un muretto

Scappano dai carabinieri e si schiantano contro un muretto

Un turista francese di 52 anni risulta disperso da martedì sera nella zona montana di Beaulard, frazione di Oulx. Dell’uomo non si hanno più notizie dalla serata del 30 dicembre 2025, dopo un’uscita pomeridiana lungo i sentieri. L’allarme è stato lanciato dalla moglie, preoccupata per il mancato rientro, mentre dalle 5 di questa mattina, mercoledì 31, il telefono risulta irraggiungibile: un dettaglio che pesa e che rende ogni ora decisiva.

Le ricerche sono scattate nella notte e proseguono senza sosta su un’area ampia e complessa. Sul terreno operano vigili del fuoco, sanitari del 118 Azienda Zero, carabinieri della compagnia di Susa e volontari della protezione civile, impegnati in battute coordinate tra sentieri, piste e zone boschive. Dall’alto, l’elicottero Drago del reparto volo dei carabinieri sorvola i tratti più impervi, concentrando l’attenzione sui punti ritenuti compatibili con l’itinerario dell’uomo.

Secondo quanto ricostruito, il 52enne era uscito nel primo pomeriggio per una passeggiata in montagna. La sua esperienza come podista non esclude scenari critici: gli investigatori ritengono possibile che abbia alternato cammino e corsa, ampliando il raggio potenziale degli spostamenti. Le ipotesi restano due e entrambe preoccupanti: una caduta in un’area isolata oppure un malore improvviso, lontano da percorsi frequentati. La perdita del segnale telefonico nelle prime ore del mattino restringe la finestra temporale utile a ricostruire gli ultimi movimenti.

La macchina dei soccorsi procede su un doppio fronte: controllo capillare del territorio e rapidità di intervento. Le squadre a terra battono ogni possibile accesso, mentre dall’alto le ricognizioni mirate cercano segnali, tracce o elementi utili a indirizzare le operazioni. In ambiente montano, le prime ore di luce sono spesso determinanti e la piena sinergia tra i corpi coinvolti può fare la differenza.

Intanto la comunità segue con apprensione l’evolversi delle ricerche. Il silenzio del telefono non chiude le speranze: l’obiettivo resta trovare l’uomo e riportarlo alla famiglia. L’impiego di mezzi aerei, la presenza di squadre strutturate e l’esperienza maturata in interventi simili mantengono aperti margini concreti. In montagna, ogni scelta conta e oggi, più che mai, la prudenza si misura in tempo.

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