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Cronaca

Furti seriali di Natale dal Piemonte al Veneto, sei astigiani colpiti da misure cautelari per 27 colpi in abitazione

Razzie tra Vicenza e Verona, bottino fatto di denaro, gioielli, armi e munizioni

Furti seriali di Natale

Furti seriali di Natale dal Piemonte al Veneto, sei astigiani colpiti da misure cautelari per 27 colpi in abitazione

Colpivano lontano da casa, scegliendo il Veneto come territorio di caccia durante le festività, convinti di passare inosservati. Sei uomini originari di Asti, di età compresa tra i 27 e i 41 anni, sono stati raggiunti da altrettante misure cautelari emesse dal gip di Vicenza, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Cuneo e coordinata dalla Procura di Asti.

Secondo gli inquirenti, i sei sono ritenuti responsabili di 27 furti in abitazione, messi a segno tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 nelle province di Vicenza e Verona, con un modus operandi collaudato e ripetuto nel tempo. Un’attività criminale intensa, concentrata soprattutto nel periodo natalizio, quando le case sono spesso vuote e i controlli più complessi.

Il bottino è stato ingente e variegato. Oltre a denaro contante, la banda avrebbe sottratto gioielli, orologi di pregio, ma anche armi e munizioni, circostanza che ha aggravato ulteriormente il quadro accusatorio. Nulla sembrava fermare il gruppo: recinzioni, porte blindate e sistemi di allarme elettronici non rappresentavano un ostacolo sufficiente.

La strategia era tanto semplice quanto efficace. Prima di entrare in azione, alcuni componenti suonavano ai campanelli delle abitazioni prese di mira per verificare l’assenza dei proprietari, fingendosi turisti in cerca di indicazioni. Una volta accertata la situazione, entravano in azione in gruppi di tre, mentre altri complici restavano all’esterno con il compito di controllare la zona e segnalare eventuali pericoli.

I contatti tra i membri avvenivano tramite ricetrasmittenti di ultima generazione, che consentivano comunicazioni rapide e difficilmente intercettabili. I furti venivano messi a segno soprattutto in orario serale e notturno, ma non mancavano incursioni anche nel pomeriggio, segno di una spiccata sicurezza operativa.

Numerosi i comuni coinvolti. Nell’alto Vicentino e nell’hinterland di Vicenza i colpi si sono concentrati tra Dueville, Lusiana Conco, Velo d’Astico, Arsiero, Castelgomberto, Cornedo Vicentino, Sovizzo e Monte di Malo. Altri episodi sono stati registrati nel Veronese, in località come Tregnago, Montecchia di Crosara, Negrar di Valpolicella e Sant’Anna d’Alfaedo.

Durante le trasferte in Veneto, la banda è stata costantemente monitorata dai carabinieri, che hanno seguito ogni spostamento. In più occasioni, investigatori e indagati hanno pranzato e pernottato negli stessi luoghi, senza che i sospettati si rendessero conto di essere osservati.

I sei erano già stati arrestati nel giugno 2025 ad Asti, sempre dai carabinieri di Cuneo, nell’ambito di un’operazione più ampia che aveva portato all’emissione di misure cautelari in carcere per 13 persone. Ora la nuova tranche dell’indagine consolida il quadro accusatorio.

Ad Asti, dopo il decreto di giudizio immediato emesso dal gip, il processo nei confronti degli imputati è fissato per il mese di gennaio. Tutti hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, mentre prosegue il lavoro degli inquirenti per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e collegamenti.

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