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Cronaca

Allarme bomba al tribunale di Ivrea: evacuato il palazzo di giustizia

Una telefonata anonima ha fatto scattare l’emergenza nella mattinata di oggi. Forze dell’ordine e unità cinofile hanno presidiato l’area e avviato le operazioni di bonifica, con l’attività giudiziaria completamente sospesa

Allarme bomba al tribunale di Ivrea: evacuato il palazzo di giustizia

Tribunale Ivrea

Allarme bomba al Tribunale di Ivrea. Una telefonata anonima ha segnalato la possibile presenza di un ordigno all’interno del palazzo di giustizia e ha fatto immediatamente scattare le procedure di emergenza.

In via precauzionale le forze dell’ordine hanno fatto evacuare l’intero edificio. Magistrati, avvocati, personale amministrativo e cittadini presenti sono stati fatti uscire, mentre l’area attorno al tribunale è stata rapidamente cinturata. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri, della polizia e le unità cinofile, impegnate nei controlli degli ambienti interni. «Abbiamo dovuto verificare la reale portata della segnalazione», hanno spiegato le forze dell’ordine, che hanno mantenuto il massimo riserbo sull’origine della chiamata.

È stato allestito un presidio di sicurezza e sono ancora in corso le operazioni di bonifica. L’allarme ha inevitabilmente paralizzato l’attività giudiziaria, con udienze sospese e uffici chiusi.

Tra le ipotesi al vaglio, senza che al momento vi siano conferme ufficiali, non è stato escluso che la telefonata possa essere stata un’azione sconsiderata messa in atto da qualcuno coinvolto in procedimenti giudiziari recenti, magari in seguito a una condanna o a una decisione sfavorevole.

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L’allarme è rientrato nel corso della mattinata al Tribunale di Ivrea, dove una telefonata anonima aveva fatto scattare, poche ore prima, le procedure di emergenza per un presunto allarme bomba. Dopo le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine, la segnalazione si è rivelata infondata.

In via del tutto precauzionale l’edificio era stato evacuato e l’area circostante rapidamente cinturata. Sul posto sono intervenute pattuglie della polizia e le unità cinofile, che hanno passato al setaccio gli ambienti interni del palazzo di giustizia. Al termine delle operazioni di bonifica non è stato rinvenuto alcun ordigno né elementi riconducibili a una reale minaccia.

Una volta esclusi pericoli per la sicurezza, il presidio è stato progressivamente smantellato e il personale ha potuto fare rientro negli uffici, anche se l’attività giudiziaria della mattinata è risultata in gran parte compromessa, con udienze rinviate e disagi per utenti e operatori.

Resta ora da chiarire l’origine della telefonata che ha fatto scattare l’allarme. Gli accertamenti sono in corso per risalire all’autore della chiamata, che ha provocato una mobilitazione significativa di uomini e mezzi. Un episodio che si è concluso senza conseguenze, ma che ha riportato l’attenzione sull’impatto che segnalazioni infondate possono avere sul funzionamento della giustizia e sulla sicurezza degli edifici pubblici.

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