Cerca

Cronaca

Muore da solo in casa e nessuno se ne accorge per giorni: tragedia della solitudine

L’odore acre che esce dall’appartamento fa scattare l’allarme: trovato senza vita un uomo di circa 70 anni. Escluse ipotesi di reato, si indaga sulle cause naturali e su una vita vissuta nell’isolamento

Muore da solo in casa e nessuno se ne accorge per giorni: tragedia della solitudine

Muore da solo in casa e nessuno se ne accorge per giorni: tragedia della solitudine

C’è un odore che non dovrebbe mai essere il primo segnale di una morte. E invece, nel pomeriggio di oggi, 26 dicembre, è stato proprio quello a rompere il silenzio di via Bagnasco 8, a Torino. Un odore acre, insistente, impossibile da ignorare. Quello che arriva quando una vita si spegne da sola e resta lì, invisibile, per giorni.

I residenti del palazzo hanno iniziato a insospettirsi. Qualcosa non tornava. Hanno suonato più volte il campanello di quell’appartamento dove viveva un uomo di circa settant’anni, apparentemente solo. Nessuna risposta. Nessun rumore. Solo quell’aria pesante che filtrava sotto la porta. A quel punto la chiamata al 112 è stata inevitabile.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Locale. La porta è stata forzata. Dentro, una scena che non ha bisogno di troppe descrizioni per essere compresa: un appartamento in forte stato di disordine, il degrado, l’aria quasi irrespirabile. E il corpo dell’uomo, senza vita. Da quanto emerso, il decesso risalirebbe a diversi giorni prima. Giorni in cui nessuno si è accorto di nulla. Giorni passati nel silenzio più assoluto.

polizia

Le prime verifiche hanno escluso fin da subito l’ipotesi di una morte violenta o di un gesto volontario. Nessun segno di colluttazione, nessun elemento che lasci pensare a dinamiche diverse. L’ipotesi più probabile è quella di un malore improvviso, avvenuto tra quelle mura senza che l’uomo avesse il tempo o la possibilità di chiedere aiuto. Un attimo che, quando si è soli, non concede seconde possibilità.

Ora sono in corso gli accertamenti per stabilire con esattezza le cause del decesso e la data precisa della morte. Si cerca anche di capire se l’anziano avesse familiari, qualcuno che potesse preoccuparsi di lui, qualcuno che ne sentisse la mancanza. Perché ciò che colpisce, in questa vicenda, non è solo la morte, ma tutto quello che le sta intorno: l’isolamento totale, l’assenza di relazioni, il fatto che una persona possa scomparire per giorni senza che nessuno se ne accorga.

È l’ennesima tragedia della solitudine, una di quelle che non fanno rumore fino a quando è troppo tardi. Una storia che racconta una città dove si può morire in silenzio, dietro una porta chiusa, mentre fuori la vita continua come se nulla fosse. Insomma, una morte che non grida, ma che lascia un vuoto enorme. E una domanda che resta sospesa nell’aria, pesante quasi quanto quell’odore che ha costretto tutti a fermarsi: com’è possibile arrivare a essere così soli?

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori