Spaccio in condominio di Pozzo Strada: arrestati madre de figlio

Una segnalazione anonima arrivata tramite l’applicazione YouPol ha portato, nelle scorse ore, a un’operazione della Polizia di Stato nel quartiere Pozzo Strada di Torino, conclusasi con due arresti per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’allarme è scattato in orario serale, quando alla Sala Operativa della Questura torinese è giunta una segnalazione che indicava una presunta attività di spaccio all’interno di un condominio. Secondo quanto riportato, a essere coinvolti sarebbero stati due parenti, ciascuno utilizzatore di un diverso appartamento nello stesso stabile.

Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’UPGSP e del Commissariato di Pubblica Sicurezza San Paolo, che dopo aver individuato gli alloggi indicati hanno avviato un controllo approfondito. Nel primo appartamento i poliziotti hanno trovato una donna, che ha riferito di convivere con il figlio, in quel momento assente. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire circa 300 grammi complessivi di hashish e marijuana, oltre a diversi bilancini di precisione, 1.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, due telefoni cellulari e numerose bustine utilizzate per il confezionamento della droga.

Poco dopo, il figlio è rientrato nell’abitazione. L’uomo ha confermato la convivenza con la madre ma, durante gli accertamenti, è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi che ha consentito agli agenti di accedere a un secondo appartamento, sempre all’interno dello stesso stabile. Anche qui il controllo ha dato esito positivo: all’interno sono stati sequestrati altri 350 grammi di hashish, ulteriori bilancini e 1.770 euro in contanti, considerati anch’essi riconducibili all’attività di spaccio.

Al termine dell’operazione, madre e figlio sono stati arrestati per violazione dell’articolo 73 del DPR 309/90 e condotti presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. La Procura della Repubblica ha successivamente richiesto e ottenuto la convalida degli arresti.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dalla legge, per gli indagati vale la presunzione di non colpevolezza fino a eventuale sentenza definitiva.