AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
20 Dicembre 2025 - 09:53
Latitante cercato da mesi ma attivo su TikTok, la fuga finisce tra like, live e manette
La latitanza è finita nel modo più inatteso, davanti a uno smartphone acceso e a una platea virtuale ignara di ciò che stava per accadere. Un uomo di 47 anni, residente nella frazione Appendini di Poirino, è stato arrestato dai Carabinieri mentre si trovava in diretta su TikTok, seduto in casa accanto alla fidanzata. Una scena surreale che segna l’epilogo di una ricerca durata settimane e che racconta come il controllo del territorio passi ormai anche attraverso il monitoraggio dei social network.
I militari della Stazione dei Carabinieri di Chieri erano sulle sue tracce dallo scorso ottobre. L’uomo, condannato a due anni e mezzo di reclusione per una serie di reati contro il patrimonio commessi in Piemonte e anche in altre regioni limitrofe, dopo la sentenza aveva fatto perdere le proprie tracce, sottraendosi all’esecuzione della pena. Nessun recapito certo, nessuna presenza stabile, solo movimenti difficili da intercettare con i metodi tradizionali.
La svolta è arrivata nel pomeriggio dell’11 dicembre, grazie a un’attività investigativa sempre più centrale nelle indagini moderne: il controllo del web. Gli investigatori hanno individuato il 47enne mentre avviava una diretta sulla nota piattaforma social, apparentemente senza alcuna preoccupazione, come se la condanna e l’ordine di carcerazione non esistessero. Un errore fatale. In pochi minuti i carabinieri hanno localizzato l’abitazione e si sono presentati davanti alla porta di casa.

L’arresto è avvenuto senza particolari resistenze, ma con un impatto simbolico forte. Da una parte la normalità costruita dietro uno schermo, dall’altra la realtà giudiziaria che bussa all’improvviso. I militari hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Ivrea, ponendo fine a una fuga che si reggeva anche sull’illusione di potersi rendere invisibili.
L’episodio mette in evidenza un aspetto sempre più rilevante dell’attività investigativa: i social non sono solo vetrine di vita privata o intrattenimento, ma diventano spesso strumenti decisivi per individuare soggetti ricercati. La sovraesposizione, il bisogno di mostrarsi, la convinzione di essere al sicuro dietro uno schermo finiscono per trasformarsi in trappole perfette.
Per l’uomo arrestato, la diretta su TikTok si è trasformata nell’ultimo atto di libertà prima dell’ingresso in carcere. Per le forze dell’ordine, invece, si tratta di un’operazione che conferma come la fuga oggi non si consumi più solo tra strade e confini, ma anche tra profili, video e connessioni digitali. Un mondo in cui chi cerca di sparire spesso lascia più tracce di quanto immagini.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.