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Cronaca

Cinque anni da latitante, poi l’errore fatale: vive in una casa occupata e finisce in manette a Torino

Latitante dal 2018, senza documenti e con una lunga condanna da espiare, viene scoperto durante un controllo notturno in zona Mirafiori

Sparito per anni con una condanna sulle spalle: arrestato a Torino dopo l’occupazione abusiva di una casa

Sparito per anni con una condanna sulle spalle: arrestato a Torino dopo l’occupazione abusiva di una casa (foto di repertorio)

Cinque anni vissuti nell’ombra, tra irreperibilità e una condanna pesante sulle spalle, finiti alle 2.30 di notte in un complesso di edilizia popolare di Torino. È qui che la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 34 anni, latitante dal 2018 e destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Asti per un cumulo di pene che supera i dieci anni di reclusione.

L’intervento scatta quando una Volante dell’UPGSP viene inviata in un complesso di case ATC in zona Mirafiori, a seguito di una segnalazione per un’occupazione abusiva avvenuta dopo il decesso dei precedenti assegnatari dell’alloggio. Sul posto, dopo i primi accertamenti svolti anche con il supporto degli agenti del Commissariato di zona, i poliziotti raggiungono l’appartamento segnalato e notano subito un particolare che non passa inosservato: la porta d’ingresso risulta parzialmente danneggiata, con ogni probabilità forzata durante l’accesso abusivo all’abitazione.

All’interno dell’alloggio si trovano una donna e il figlio, entrambi presenti nell’appartamento occupato. Alla richiesta di fornire le generalità, il 34enne tenta di sviare il controllo dichiarando un nome di fantasia e senza esibire alcun documento di identità. Un comportamento che spinge gli agenti ad approfondire immediatamente la verifica.

Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno"

L’uomo viene quindi accompagnato in Questura per le procedure di identificazione. È il fotosegnalamento a chiarire definitivamente la sua posizione: a suo carico emerge un ordine di carcerazione risalente allo scorso marzo, relativo all’espiazione di una pena complessiva di sette anni e sette mesi più ulteriori due anni e cinque mesi per reati contro il patrimonio commessi nel 2018. Proprio da quell’anno, secondo quanto accertato, il 34enne si era reso irreperibile dopo essersi allontanato dal luogo in cui si trovava agli arresti domiciliari.

Una latitanza durata anni, interrotta solo grazie a un controllo nato da una segnalazione per occupazione abusiva. Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato tradotto presso il carcere circondariale “Lorusso – Cutugno” di Torino, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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