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Cronaca
12 Dicembre 2025 - 13:54
Borse schermate e 2.000 euro di cosmetici rubati: tre denunce dopo un controllo nel Biellese (foto di repertorio)
Borse foderate con fogli di alluminio, pensate per schermare i dispositivi antitaccheggio, e un bagagliaio carico di cosmetici dal valore stimato di circa 2.000 euro. È quanto i Carabinieri di Biella riferiscono di aver rinvenuto durante un controllo effettuato a Caraglio, su un’auto con a bordo tre uomini di origine sudamericana, residenti a Varese e di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Nessuno dei tre è stato in grado di fornire spiegazioni attendibili né sulla provenienza della merce né sull’uso delle borse schermate, un espediente noto alle forze dell’ordine perché utilizzato per eludere i sistemi antitaccheggio dei negozi.
Il controllo del veicolo ha portato al rinvenimento di sacchetti e borse rivestiti internamente in alluminio, insieme a numerosi prodotti cosmetici nascosti nel vano bagagli. L’assenza di giustificazioni plausibili ha fatto scattare gli approfondimenti e le contestazioni di reato. Secondo quanto ricostruito, il materiale rinvenuto e le modalità di occultamento hanno indotto i militari a ritenere necessario segnalare la vicenda all’autorità giudiziaria.
I tre uomini sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione, un’ipotesi che dovrà ora essere valutata dalla magistratura. A questo si aggiungono ulteriori contestazioni legate alla circolazione stradale. Il ventunenne alla guida è stato denunciato perché privo di patente, mentre il quarantenne che gli avrebbe consentito di mettersi al volante è stato a sua volta denunciato per averlo permesso.
Parallelamente, la Questura sta valutando l’eventuale emissione del foglio di via obbligatorio, una misura di prevenzione che può vietare il ritorno in un determinato comune quando si ritiene che una persona possa porre in essere condotte delittuose. In base ai primi accertamenti, gli uomini si sarebbero trovati nel Biellese con l’esclusiva finalità di commettere reati, una valutazione investigativa che resta però subordinata a ulteriori riscontri.
Le cosiddette borse schermate sono un metodo rudimentale ma insidioso: il rivestimento in alluminio o materiali simili serve ad attenuare i segnali dei dispositivi antitaccheggio, rendendo più difficile l’attivazione delle barriere elettroniche all’uscita dei punti vendita. Il loro rinvenimento, soprattutto se associato a merce di valore priva di documentazione, è considerato un indicatore tipico di possibili attività illecite nel settore dei furti in negozio.
Al momento, i tre uomini risultano indagati e beneficiano della presunzione di innocenza. Saranno gli accertamenti successivi, sui seriali dei prodotti, sui lotti di vendita e su eventuali immagini di videosorveglianza, a chiarire l’origine dei cosmetici e l’effettiva destinazione delle borse schermate, oltre a stabilire se sussistano i presupposti per l’adozione delle misure di prevenzione allo studio.

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