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Cronaca

Mamme derubate mentre portano i figli a scuola: auto forzate e una scoperta inquietante dopo la denuncia

Stessa tecnica, stessi orari e refurtiva abbandonata nei campi dietro il cimitero

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Mamme derubate mentre portano i figli a scuola: auto forzate e una scoperta inquietante dopo la denuncia

Un furto rapido, silenzioso, consumato nei minuti più delicati della giornata. È successo davanti alla scuola materna di Borgo Venezia, mentre una madre stava accompagnando i figli in classe. Qualcuno ha forzato l’auto, ha preso la borsa lasciata all’interno ed è sparito nel giro di pochi istanti. Dentro c’erano effetti personali, documenti, il telefono cellulare e del denaro contante. Un episodio che, inizialmente, poteva sembrare uno dei tanti, ma che nel giro di poche ore ha assunto contorni più ampi e preoccupanti.

Dopo il furto, la donna si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia. Un passaggio obbligato, ma che non ha permesso di localizzare immediatamente il telefono, non essendo previsto quel tipo di supporto operativo. Tornata a casa, però, ha deciso di tentare un’ultima strada: dal computer ha attivato l’applicazione di localizzazione del dispositivo, che ha restituito un’indicazione precisa. Il telefono risultava in via Pirandello, in una zona isolata dietro il cimitero di Chieri.

La donna si è quindi recata sul posto e, tra i rovi, ha ritrovato prima il telefono e poi la borsa, praticamente integra. Mancavano soltanto i contanti. Ma la scoperta non si è fermata lì. Nella stessa area erano abbandonati altri zaini e borse, segno evidente di una serie di colpi messi a segno con modalità simili. A dare una mano è stato anche un uomo che passeggiava con il cane, che ha intuito la gravità della situazione e ha contattato la polizia municipale.

Gli agenti sono arrivati sul posto e hanno recuperato tutto il materiale rinvenuto tra la vegetazione, avviando gli accertamenti del caso. Solo qualche ora più tardi è emerso un dettaglio che rende la vicenda ancora più inquietante: uno degli zaini recuperati apparteneva a un’amica della donna, vittima dello stesso tipo di furto mentre accompagnava la figlia a scuola, questa volta in centro. Stesse modalità, stesso orario, stessa dinamica. L’auto forzata in pochi attimi, la borsa portata via mentre l’attenzione è inevitabilmente rivolta ai bambini.

Un quadro che fa pensare a furti mirati, messi a segno approfittando dei momenti di distrazione davanti agli istituti scolastici. Colpi rapidi, probabilmente studiati, con l’obiettivo di sottrarre contanti e liberarsi subito del resto per ridurre i rischi.

La segnalazione è stata condivisa pubblicamente per avvertire altri genitori e invitare alla massima attenzione nelle zone delle scuole. Un appello semplice ma diretto: osservare, segnalare, non abbassare la guardia. Perché solo facendo rete e prestando attenzione ai dettagli, forse, chi colpisce in questo modo potrà essere individuato.

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