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Cronaca

Controlli della polizia ad Asti, cinque irregolari individuati: quattro rimpatriati, uno trasferito al Cpr di Gorizia

La Questura intensifica le verifiche sul territorio e applica le procedure previste dalla normativa sull’immigrazione

Controlli della polizia ad Asti, cinque irregolari individuati: quattro rimpatriati, uno trasferito al Cpr di Gorizia

Controlli della polizia ad Asti, cinque irregolari individuati: quattro rimpatriati, uno trasferito al Cpr di Gorizia (foto di repertorio)

La Questura di Asti ha individuato cinque cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale nel corso di una serie di controlli mirati, effettuati tra centro città e aree periferiche. Quattro di loro sono già stati espulsi dall’Italia attraverso il meccanismo della partenza volontaria, mentre un quinto è stato trasferito al Cpr di Gorizia, dove resterà in attesa delle procedure di rimpatrio. È il bilancio di un’attività condotta dalla polizia astigiana e comunicata nelle ultime ore.

Non si tratta di un’operazione isolata, bensì della prosecuzione di un percorso di monitoraggio che la questura porta avanti con costanza, intensificando i controlli nei luoghi più esposti alla presenza di persone prive di titolo di soggiorno. La “partenza volontaria” è lo strumento previsto dalla normativa nazionale per chi risulta irregolare ma non presenta elementi di pericolosità tali da richiedere un trattenimento in un Cpr. Le quattro persone individuate, tutte di origine extracomunitaria, hanno dunque lasciato il Paese senza l’accompagnamento coatto alla frontiera.

Diversa la posizione del quinto soggetto, rintracciato da una pattuglia della volante durante un controllo del territorio. In questo caso, gli accertamenti hanno portato a un provvedimento più restrittivo: l'uomo è stato condotto al Centro di permanenza per il rimpatrio di Gorizia, dove la sua posizione sarà valutata in vista dell’esecuzione dell’espulsione. Una misura che si applica nei casi in cui non vi siano i presupposti per un allontanamento spontaneo, o laddove esistano rischi di fuga o altre esigenze di sicurezza.

L’operazione si inserisce nel quadro più ampio delle attività di verifica e tracciamento delle posizioni irregolari, portate avanti su tutto il territorio nazionale. Per la questura astigiana, l’obiettivo è duplice: garantire il rispetto delle norme sull’immigrazione e mantenere un presidio costante nelle aree più sensibili della città. Una strategia che, spiegano fonti interne, non punta a numeri record ma a interventi mirati, calibrati caso per caso.

Mentre quattro degli stranieri hanno già lasciato l’Italia, il quinto resterà ora affidato alla gestione del Cpr, struttura che rappresenta uno snodo cruciale — e spesso discusso — nell’applicazione delle politiche di rimpatrio. Un meccanismo che nel caso di Asti, almeno per queste cinque posizioni, si è mosso rapidamente, segnando un nuovo tassello nell’attività ordinaria di controllo del territorio.

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