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06 Dicembre 2025 - 15:00
Un taglio del nastro atteso da anni, accompagnato dalla promessa — più volte ribadita — di un’opera finalmente percorribile da capo a capo. L’autostrada Asti-Cuneo aprirà ufficialmente al traffico il 30 dicembre: una data che vale come banco di prova per la mobilità del sud del Piemonte e come segnale politico di un dossier sbloccato.
La Regione Piemonte annuncia l’apertura al traffico per sabato 30 dicembre. Due giorni prima, giovedì 28 dicembre, è prevista la presentazione ufficiale: il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, e il presidente della Regione, Alberto Cirio, percorreranno l’intera tratta da Asti fino allo svincolo con l’autostrada A6, facendo il punto anche sulle opere complementari già autorizzate per oltre 40 milioni di euro.
All’iniziativa del 28 dicembre parteciperanno gli assessori regionali Enrico Bussalino e Marco Gabusi, insieme ai sindaci e alle istituzioni del territorio. Una cornice istituzionale che sottolinea la valenza locale e regionale dell’intervento.
Secondo quanto spiegato da Alberto Cirio, da fine anno “le auto potranno entrare ad Asti e viaggiare fino a Cuneo senza mai uscire dall’autostrada”. Resta un solo, breve tratto a doppio senso di marcia su una carreggiata, descritto come “in piena sicurezza”, in vigore fino ad aprile, quando è atteso il completamento della seconda carreggiata. Fino a quel momento, l’intera nuova tratta resterà gratuita.

Il viceminstro delle infrastrutture Edoardo Rixi,
Nel corso della presentazione del 28 dicembre verrà fatto il punto sulle opere complementari: interventi già autorizzati per oltre 40 milioni di euro. Un capitolo che accompagna l’apertura e che, per la sua consistenza economica, inciderà sull’assetto funzionale dell’infrastruttura e dei collegamenti locali.
“Ci eravamo impegnati a rendere interamente percorribile l’autostrada entro fine anno e così è”, afferma Cirio. Il presidente rivendica il lavoro svolto “con il ministero, con il presidente Meloni e il ministro Salvini, con il territorio e con la società concessionaria Asti Cuneo” per sbloccare una vicenda che, al suo insediamento nel 2019, definisce “ferma, senza autorizzazioni e senza soldi”. L’obiettivo dichiarato: consegnare al territorio “uno strumento atteso per tanto, troppo tempo” e “mantenere la parola data” a un’area tra le più laboriose e produttive d’Italia.
L’apertura del 30 dicembre mette a sistema un collegamento strategico per l’area tra Asti e lo svincolo con la A6, con un orizzonte operativo chiaro: completamento della doppia carreggiata ad aprile e gratuità del nuovo tratto fino a quel momento. Resta da seguire l’effetto sul traffico nel segmento a doppio senso e la tempistica degli interventi complementari, mentre la prova su strada delle istituzioni del 28 dicembre offrirà il primo riscontro sulla funzionalità complessiva della tratta.
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