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Cronaca
01 Dicembre 2025 - 12:02
Un controllo casuale fuori al centro commerciale porta ad una scoperta scioccante (foto archivio)
È bastata una sigaretta fumata con troppa agitazione all’esterno di un centro commerciale di Villasanta, in Brianza, per trasformare un controllo ordinario in un sequestro di droga da oltre un chilo. Nel pomeriggio del 19 novembre, i carabinieri della stazione locale hanno notato un uomo che si muoveva in modo nervoso nel parcheggio. Un dettaglio minimo, ma sufficiente ad attirare l’attenzione della pattuglia.
L’uomo, 43 anni, residente a Torino e già noto alle forze dell’ordine, è stato avvicinato per un controllo. Senza opporre resistenza, ha consegnato spontaneamente ai militari circa due grammi di marijuana che teneva in tasca. Sprovvisto di documenti, è stato accompagnato a verifiche più approfondite, estese anche alla sua auto parcheggiata poco distante.
È lì che i carabinieri hanno trovato il resto della storia: sui sedili posteriori, all’interno di una borsa tra effetti personali, era nascosto un panetto che conteneva poco più di un chilo di cocaina. Una quantità incompatibile con qualsiasi uso personale. Il 43enne è stato fermato e portato in caserma per l’identificazione.

La mattina successiva, 20 novembre, è comparso davanti al giudice per il rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di Torino. Per i due grammi di marijuana è scattata, come da prassi, la segnalazione amministrativa alla Prefettura di Monza.
L’indagine, coordinata dall’autorità giudiziaria, dovrà ora chiarire la provenienza e la destinazione della cocaina sequestrata. Resta centrale, nella vicenda, il ruolo della prevenzione: una condotta apparentemente banale — una sigaretta, un eccesso di nervosismo — è bastata ai carabinieri per intuire che qualcosa non andasse. Un dettaglio minimo, ma decisivo, che ha permesso di fermare un carico di droga ben lontano dall’uso personale e potenzialmente destinato al mercato locale o a canali più ampi.
Un episodio che conferma, ancora una volta, quanto il presidio sul territorio e l’attenzione ai comportamenti anomali siano strumenti fondamentali nel contrasto ai traffici di stupefacenti.
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