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Cronaca
29 Novembre 2025 - 10:17
Scontri sugli spalti e tensioni fuori dal Pala Gianni Asti: nove Daspo per gli ultras della Reale Mutua (immagine di repertorio)
La ferita aperta dal pomeriggio del 2 novembre al Pala Gianni Asti si traduce ora in atti formali. La Questura di Torino ha emesso nove Daspo nei confronti di altrettanti appartenenti ai Rude Boys 1989, gruppo ultras legato alla Reale Mutua Torino, dopo gli scontri con i tifosi della Unieuro Forlì durante la gara di basket valida per il campionato di A2. I provvedimenti arrivano al termine dell’attività investigativa della Digos, che ha ricostruito i momenti più critici di una giornata segnata da violenza, provocazioni e interventi di ordine pubblico dentro e fuori il palazzetto.
Secondo quanto accertato, la scintilla sarebbe stata accesa dall’esposizione di uno striscione da parte dei sostenitori forlivesi. Il riferimento grafico, giudicato offensivo e allusivo alle vicende che avevano coinvolto un gruppo ultras torinese in un tentativo di assalto al pullman dei tifosi rivali l’anno precedente, avrebbe innescato la reazione dei tifosi gialloblù. Il parapiglia, sviluppatosi sugli spalti, ha richiesto l’intervento rapido degli agenti presenti nell’impianto, che hanno separato i due gruppi per scongiurare ulteriori contatti.
Ma il clima era già degenerato prima dell’ingresso al palazzetto. Durante l’arrivo della tifoseria forlivese, all’esterno della struttura erano state lanciate bombe carta, un segnale di tensione che aveva anticipato gli scontri poi avvenuti all’interno. A fine partita, per evitare nuovi episodi, il Reparto Mobile ha scortato i pullman delle tifoserie fino al casello di Villanova, assicurando la separazione dei gruppi lungo tutto il tragitto.
I Daspo rappresentano la risposta amministrativa al comportamento ritenuto pericoloso in prospettiva di ordine pubblico: una misura preventiva che, a margine delle indagini, sottolinea la volontà delle autorità di arginare il riproporsi di episodi violenti in uno sport che, sulla carta, dovrebbe appartenere al perimetro della competizione sana.
Il provvedimento colpisce un settore che negli ultimi anni, anche a Torino, ha visto crescere una dinamica da stadio calcistico, con rivalità, striscioni provocatori e episodi di intimidazione che rischiano di snaturare il contesto del basket, tradizionalmente percepito come più familiare e tranquillo. Gli approfondimenti giudiziari, ora, proseguono per chiarire eventuali ulteriori responsabilità.
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